“Contrastare la distruzione di Napoli e procedere alla sua grande trasformazione”. E’ questo il motivo conduttore delle oltre 4000 associazioni nazionali che hanno tenuto il loro Consiglio Nazionale sabato a Napoli (ore 9,30 Antisala dei Baroni, Maschio Angioino). Questo Consiglio Nazionale per illustrare valori e obiettivi contenuti nell’espressione “Civicrazia”, movimento volto a stimolare gli Amministratori pubblici e a promuovere il cittadino protagonista nella vita pubblica. Il Consiglio Nazionale di sabato ha sviluppato il progetto pilota NAPOLI INNANZITUTTO, anche per lo stato allarmante di degrado in cui la città è precipitata, oggetto in questi giorni anche di accorati appelli, per la sua rinascita, da parte di intellettuali, comitati e forze sociali. Ai lavori di sabato hanno partecipato tra gli altri, Angelo Deiana (Libere Associazioni Professionali), Bianca Maria Farina (Sociologia dell’Amministrazione e Politiche Sociali), Emilio Abate (Giudice Tribunale di Benevento), Manlio D’Agostino (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), Ennio Bartolotta (Ordine Nazionale Giornalisti), Massimo Bartoccioli (Università Cattolica di Milano), Giuseppe Sannino (ANIDA), Virgilio Baresi (Presidente Nazionale Istituto Revisori Legali). Le conclusioni sono state illustrate dal Presidente Nazionale di Civicrazia Giuseppe Fortunato.
Servizi pubblici inefficienti, spazzatura per le strade, emergenza morale (truffa per falsi diversamente abili, parentopoli per case e assunzioni). Napoli è in una crisi senza precedenti. E’ il momento della SVOLTA. Civicrazia, a seguito di una consultazione delle oltre 4000 associazioni partecipanti e delle tantissime realtà napoletane aderenti, sta svolgendo l’azione NAPOLI INNANZITUTTO.
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Yes, I cant, potrebbe intitolarsi questa storia, volendo usare un gioco di parole.
E’ la storia di Jay Against You, un ragazzo di 21 anni che vive in provincia di Napoli e che fa musica rap per passione. Jay, un ragazzo come tanti, ma al tempo stesso un ragazzo speciale perché la voglia di dire la Sua, di non rassegnarsi davanti al degrado, la mette in pratica.
Davanti allo scempio cui una certa classe politica sembra aver ridotto la sua città, Jay applica LA SVOLTA e contrappone la musica all’inciviltà, lo sdegno produttivo alla passività.
“Starmene qui fermo a guardare la mia terra sgretolarsi sempre di più tra monnezza, camorra, povera gente che viene pestata senza pietà dalla polizia mentre la milizia della camorra agisce indisturbata lasciando dietro di se caos e distruzione, era troppo”. No, Jay non ci sta. Ma cosa poteva fare un giovane, semplice e onesto ragazzo che ama così tanto la sua Napoli nonostante i tanti problemi che l’affliggono? Cosa fare nel pieno emergenza rifiuti, alla notizia dei crudi scontri a Chiaiano e Pianura?
La rabbia e l’amarezza di starsene con le mani in mano… e allora l’idea: Jay decide di dedicare alla città un po’ di sé, per comunicare il proprio disagio per la condizione attuale e spiegare quale potrebbe essere invece la situazione desiderata. Si attiva a questo scopo con l’energia della musica, sua grande passione.
Attraverso un pezzo rap dà il proprio messaggio di forza “a tutti i napoletani per bene, a tutte le persone oneste che combattono per un proprio diritto, perché Napoli non è fatta solo di delinquenti come tanti vogliono farci credere”.
E ogni strofa è una denuncia a tutto quel che sta succedendo, dalla politica alla camorra, dalle forze dell’ordine ai media che giocano al massacro.
Come Jay, sono tantissimi napoletani pronti a dire basta, che non ce la fanno più a vedere una Napoli piena di problemi in balia dei soliti corrotti. Il giovane rapper è certo: ”anche se siamo solo 10 su 100.000 ad amare questa terra, dobbiamo restare uniti e lottare, perchè prima o poi la nottata passerà”.
Ecco il bellissimo video dedicato a Napoli, La città che non muore: