Ott 15, 2010 | Notizie | 0 commenti

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SICUREZZA SOCIALE: QUANDO L’AGGREDITO È LA FORZA PUBBLICA

vigili-urbani-napoliLe ultime quattro settimane hanno registrato un’escalation di episodi di aggressione fisiche e insulti verbali nei confronti dei vigili urbani di Napoli.
Quattro episodi diversi, quattro situazioni diverse, quattro aggressori diversi, con un unico comune denominatore: figure dell’ordine pubblico (i vigili urbani) che sono stati oggetto di aggressioni e ingiurie per avere cercato di far rispettare la legge e per portare avanti il proprio lavoro.

Questo si legge nella cronaca di Napoli delle ultime settimane:

Partiamo con l’episodio dei tre vigili urbani aggrediti alle spalle in Via Vergini (in pieno centro), da un gruppo di persone dopo che i vigili avevano notificato una multa di 30.000 euro al proprietario di un negozio di frutta e verdura che non era in regola con la licenza sanitaria…

Segue il caso di Chiaia, dove una vigilessa è stata aggredita da un architetto che non concepiva di dover pagare una multa di 36 euro per aver lasciato il proprio furgone in divieto di sosta. L’aggressore non si è fermato infatti alle ingiurie verbali, ma ha strattonato la donna, rifiutandosi anche di consegnare i propri documenti. La giustificazione? “..stavo nervoso..”

Si prosegue poi con l’episodio di Piazza del Gesu’, dove tre ragazze (di cui una sola maggiorenne), hanno aggredito tre agenti della polizia municipale arrivando a rompere il naso alla donna agente.
Il motivo? Un normale controllo al loro scooter, dove viaggiavano in tre, senza casco, senza targa e senza documenti. Un’aggressione proseguita poi al comando “Avvocata”, dove sono state portate dopo l’aggressione. All’interno degli uffici le tre ragazze hanno lanciato in aria carte e verbali, capovolto mobili, rotto tutto quello che intralciava il loro “cammino”…

E infine l’ultimo episodio: un vigile aggredito in Via Orsini da un uomo che non accettava di cambiare il proprio percorso per andare a lavoro come suggerito dal vigile, che stava presidiando la zona dove era in corso una manifestazione podistica…

Perché si arriva ad uno scontro sociale così forte?
Perché non si riconosce piu’ e si delegittima l’autorità pubblica per far valere le proprie ragioni a tutti i costi, anche quando queste ragioni non sono valide?
Difficile trovare una risposta immediata a problematiche di questo tipo, e altrettanto difficile riuscire ad arginare una piaga sociale come questa, dove lo scontro sfocia in gesti di violenza contro persone impegnate semplicemente a fare il proprio dovere.

È innegabile che la chiave di volta e l’impegno da parte di tutte le istituzioni pubbliche deve puntare a sanzionare tutti gli atti criminali e violenti, anche quelli a primo avviso di entità minore.
La legalità è possibile solo se tutti, cittadini e istituzioni insieme, riescono a collaborare insieme per rendere migliore la nostra società e a tutelarla di fronte alla violenza e all’ignoranza di ogni giorno.

Ognuno di noi deve essere protagonista di questo cambiamento, obiettivo che Civicrazia, con le sue 4.000 associazioni, vuole portare avanti partendo proprio dalla base, ovvero da quei cittadini che ogni giorno vivono sulla propria pelle i disservizi e il degrado – sociale, culturale, ambientale della propria città.

Far sentire la propria voce è possibile, anche online, attraverso la petizione attivata sul sito di Civicrazia per scegliere un sindaco capace di esprimere e dare vita alle voci della città: vi aspettiamo!

 

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