Mar 7, 2010 | Notizie | 0 commenti

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INFLUENZA A: CHE FINE HA FATTO?

Che fine ha fatto l’influenza suina? Perché nessuno ne parla più?
Fino a pochi mesi fa l’influenza A (comunemente chiamata influenza suina) aveva terrorizzato un po’ tutti. Governi pronti a prendere provvedimenti urgenti, scuole ed edifici pubblici pronti ad essere chiusi in caso di contagio massiccio. E di corsa, milioni di dosi di vaccino acquistate non proprio a basso costo (sono stati spesi 184 milioni di euro per 24 milioni di dosi di vaccino) dai governi di tutto il mondo. A spese dei contribuenti.
Ma la tanto temuta pandemia non c’è stata, e l’eco di quella che doveva essere una vera e propria sciagura, che non avrebbe risparmiato quasi nessuno – l’Oms aveva stimato 2 miliardi di persone a rischio contagio – si è lentamente spento. L’influenza A sembra essersi volatizzata insieme ai milioni di euro spesi per farne fronte. In pochi si sono vaccinati, circa 900.000 italiani, anche perché sono stati gli stessi medici a non ritenere opportuno vaccinarsi.
Quale sia oggi la situazione di questa “emergenza” non è dato sapere. Nessun cenno né dalle fonti ufficiali, né da quelle ufficiose. C’è un’inversione di rotta, una corsa ai ripari altrettanto frettolosa quanto lo fu la corsa all’acquisto dei vaccini.
E i vaccini acquistati? Sono rimasti inutilizzati. Ecco perché è stata avviata da parte del Codacons una Class Action – una delle prime in Italia –  contro lo spreco di denaro pubblico da parte dello Stato in questa situazione.
Di fatto si considera eccessivo l’acquisto di un numero cosi elevato di dosi, pur non sussistendo i presupposti della pandemia, considerata infondata ed esagerata. Il risarcimento chiesto è di grandi proporzioni: 3 miliardi di euro.
C’è da domandarsi chi ci abbia guadagnato da tutta questa faccenda. Di sicuro varie case farmaceutiche e una certa stampa che ha aumentato le vendite con titoloni da catastrofe, ma anche le aziende che producono e commercializzano prodotti come mascherine, guanti, disinfettanti.
Alla fine, tirando le somme della vicenda, ci hanno rimesso i cittadini, e guadagnato le grandi mutinazionali. Come civicratici ci batteremo perché casi simili non siano destinati a ripetersi.

 

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