La petizione per il referendum deliberativo nei comuni, lanciata dai Civicratici e condotta da Ruggiero Riefolo, Responsabile di Civicrazia per la Calabria e Difensore della Sovranità Popolare per Civicrazia, è stata annunciata all’Assemblea del Senato nella seduta n. 234 del 24 giugno 2020.
La predetta petizione reca il numero 609 ed è stata assegnata alla 1a Commissione permanente (Affari costituzionali), che ne curerà i seguiti secondo quanto previsto dall’articolo 141 del Regolamento del Senato.
Il referendum deliberativo è uno dei punti salienti del regolamento civicratico.
In molti Comuni italiani si stanno protocollando, anche a mezzo PEC, petizioni per la modifica degli STATUTI COMUNALI CON L’INSERIMENTO, NEGLI STESSI, DEL REFERENDUM DELIBERATIVO.
Tale regolamento, allo stato attuale, indispensabile per permettere ai cittadini delle singole comunità di poter partecipare attivamente alla gestione politica, legislativa e amministrativa del loro COMUNE è il primo passo per portare questa nazione verso la democrazia partecipativa.
Non sarebbe una perdita di potere ma un ONORE per ogni SINDACO poter amministrare con al suo fianco i cittadini che potranno con lui interagire in modo diretto sulle scelte che appartengono al popolo.
Ci dobbiamo impegnare tutti per garantire quella sovranità spettante al POPOLO più volte richiamata nella COSTITUZIONE ma mai realmente applicata a causa di vincoli e legacci che vede oggi il Cittadino sovrano solo per depositare una schedina dentro un’urna di cartone.
Il Responsabile dei Civicratici Ruggiero Riefolo, nell’illustrare la petizione e con riferimento anche ad analoghe petizione verso enti locali, ha, fra l’altro, ricordato ai parlamentari che:
-lo Stato italiano, in tutte le sue articolazioni appartiene ai cittadini italiani e non viceversa;
-a conferma di tale fondamentale principio l’art. 1, comma 2 della Costituzione sancisce: “La sovranità appartiene al popolo”;
– appartenendo la Sovranità delle Istituzioni, a qualsiasi livello dello Stato, ai cittadini sovrani per diritto naturale inviolabile, imprescrittibile ed inalienabile, gli eletti a governare la comunità hanno sempre il dovere di uniformarvisi, qualunque essa sia, poiché essi sono solo “delegati”;
– il Parlamento nel passato ha abbondantemente e continuamente violato i risultati dei referendum popolari voluti e votati dai cittadini e queste situazioni non devono più verificarsi.
“Mettete ora da parte i vostri interessi personali e partitici” – il citato Responsabile Civicratico ha poi precisato e concluso – “ed unitevi per un solo scopo: quello di dare al POPOLO ITALIANO quella sovranità che gli spetta di diritto”.
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