L’avvocato Giuseppe Fortunato, Difensore Civico della Regione Campania, ha subito raccolto l’appello rivoltogli da un gruppo di associazioni e di coordinamenti di famiglie e insegnanti di bambini e ragazzi con disabilità sui gravi disagi per la didattica a distanza subiti dagli alunni e dalle loro famiglie. Fortunato scrive a Conte: “Richieste legittime e improcrastinabili. Il governo riveda immediatamente la didattica a distanza, mai più interventi senza confronto preventivo”.
In particolare, la segnalazione è pervenuta al Difensore civico campano da parte delle associazioni Angsa Campania, dal Gruppo Facebook “Non c’è PEI senza condivisione”, dal Gruppo Facebook “Sostegno: normativa per l’inclusione”, dall’associazione CIIS, dal Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno, dall’associazione CONFAD e dal Coordinamento Nazionale Famiglie con disabilità e riguarda l’esigenza di considerare le famiglie degli alunni con disabilità per le necessarie modifiche dei Piani Educativi Personalizzati e il fatto che sia stata data libera delega al solo insegnante di sostegno di modificare il PEI (Piano Educativo Individualizzato) rischiando di ridare vita a un modello unidirezionale che non ascolta chi vive quotidianamente la vita dell’alunno con disabilità. Le associazioni e le famiglie hanno esposto al Difensore civico campano la necessità che le famiglie siano convocate preventivamente per il necessario confronto che porti a soluzioni condivise con tutti i soggetti protagonisti della gestione della didattica a distanza e l’esigenza del rientro graduale alla normalità delle attività scolastiche in presenza. E’, inoltre, necessario garantire la banda sufficiente per il collegamento, che si faciliti e favorisca la presenza dei bambini tutti e fra essi senza discriminazioni e dei bambini con disabilità a scuola, come indicato nel Piano Educativo Individualizzato, al fine di garantire una piena inclusione.
Il Difensore Civico della Regione Campania, raccogliendo le istanze del mondo degli alunni disabili, invita, inoltre, il Presidente del Consiglio a volere rendere “più chiaro alle scuole il ruolo del genitore durante le videolezioni e che ogni scuola effettivamente garantisca una didattica che tenga conto delle capacità e delle potenzialità di ogni singolo alunno, rendendo come via preferenziale la scelta della scuola in presenza”.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’apprezzamento di Civicrazia – la rete nazionale composta da ben quattromila associazioni che rappresenta professionisti, categorie, volontariato e settori produttivi della società civile.
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