Esempio eclatante è il caso dell’Ente Autonomo Volturno, oggetto di malcontento da parte dei cittadini a causa dei trasporti inefficienti e ritardatari. Il Difensore Civico, presa in mano la situazione ormai non più sostenibile, è risalito all’origine del problema.
La storia inizia con le dimissioni volontarie dell’ingegnere Pasquale Sposito dall’incarico di direttore generale della società Ente Autonomo Volturno per fare spazio a Umberto De Gregorio. Una sostituzione nel caso di una carica così importante lascia sperare che sia esito di un concorso con valutazione dei titoli e delle competenze.
Un altro tassello a comporre il puzzle delle stranezze è stato il caso delle dimissioni di Pasquale Sposito, il quale dopo le sue dimissioni è stato riassegnato al ruolo inventato di Direttore Centrale operativo. Perchè il Direttore Generale non è operativo?
Tale è stato l’impegno di De Gregorio, il manager senza requisiti, per questo settore da far eleggere i trasporti dell’EAV come i peggiori trasporti d’Italia per il dossier di Legambiente.Rendere il cittadino protagonista non significa solo impegnarsi per risolvere i suoi disagi.
Renderlo protagonista significa anche far sì che sia anche lui stesso in prima linea per poter partecipare attivamente alla gestione e risoluzione dei problemi. Si vanno a eseguire interventi mirati esattamente e puntualmente dove la necessità è presente.
Il rendersi conto di questa condizione non avviene per magia. L’intervento del Difensore Civico è legato ad un forte impegno nella sua attenzione e presenza affianco ai cittadini. Un contatto diretto con coloro che vivono sulla propria pelle le difficoltà di ogni giorno è indispensabile per poter intervenire in modo risolutivo.
A volte si ha l’impressione che dall’alto della casta politica non riescano a vederci, non siano in grado di accorgersi dei veri disagi dei cittadini. Ebbene, non è una questione legata al “non riuscire” bensì al “non volere”. Il Difensore Civico ha un canale sempre aperto che lo collega con i cittadini e questo gli consente di essere interpellato al bisogno e garantire quindi un suo tempestivo intervento. Questa è una modalità nuova, a cui la maggior parte di noi non è abituata. Eppure è possibile che diventi la normalità, come dovrebbe essere. Ciò che è troppo spesso mancato alla moderna politica è l’interesse e soprattutto l’impegno nell’adempiere pienamente ai propri doveri.
La politica, come la Pubblica Amministrazione, nascono per essere al servizio dei cittadini. Non si trovano ad un piano superiore rispetto ad essi, bensì dovrebbero essere localizzati attorno ad essi. Con occhio attento alle necessità dei cittadini, l’impegno di ogni forma di Governo dovrebbe essere completamente dedicata al realizzare condizioni di benessere e tutela dei diritti dei cittadini. Questo è ben chiaro nella mente e nel cuore del Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato.
Lo possiamo dedurre oggettivamente dai fatti e dai suoi interventi. Non si tratta più di credere alle parole o ai bei discorsi ma di acquisire una vena critica legata alla coerenza. Se ci si mette in una posizione che dovrebbe essere al servizio dei cittadini, ci si aspetta che si manifestino azioni concrete per metterlo in pratica. Osservando con attenzione il modus operandi del Difensore Civico, si legge un profondo impegno e dedizione nell’adempiere alle implicazioni della sua carica.
Sono state sollevate questioni importanti riguardo la giustizia, la meritocrazia, la tutela del territorio, la sanità e ogni possibile argomento implicante il benessere del cittadino. È una figura scomoda quella di questo Difensore Civico, che dà fastidio a chi è abituato a non sentirsi in obbligo di curare gli interessi dei cittadini bensì a preoccuparsi solo dei suoi.
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