CIVICRAZIA (1)

Set 21, 2020 | Battaglie | 0 commenti

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FARE ESPRIMERE LA PASSIONE PER UN PAESE MIGLIORE DI LAURA DONATO

L’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea recita testualmente: 1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale. 2. Nell’ambito d’applicazione dei trattati e fatte salve disposizioni specifiche in essi contenute, è vietata qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità.
Anche nella Direttiva 2000/78, comma 11, 12, 25, articolo 6, p. 1,2 si parla di divieto di discriminazione diretta in base all’età anagrafica.
La CE stessa afferma che non esiste alcuna evidenza che accerti che un giovane di età superiore a quella indicata non possa adempiere correttamente alle funzioni lavorative.
Il limite di età previsto in Italia per l’ingresso nelle Forze dell’Ordine è il più basso che si sia mai imposto.
L’imposizione di un limite così basso di età potrebbe essere legato ad una mera necessità di giovani aitanti e nel pieno delle loro energie e quindi ritenuti adatti ad espletare i compiti a loro assegnati. Il punto fondamentale è che nelle Forze dell’Ordine non si parla semplicemente di fanteria ma anche di posizioni di molteplice natura che variano in base alla collocazione.
Accade molto spesso che chi tenta il concorso pubblico per entrare nelle Forze dell’Ordine lo faccia per necessità di avere un lavoro fisso che, sebbene comprenda una notevole dose di pericolo, garantisce un impiego a tempo indeterminato. Nei tempi moderni, con la scarsità di certezza legata al mondo del lavoro e le nuove leggi legate alla tipologia di contratti, la prospettiva di un posto fisso statale è allettante per chiunque. Per tale motivo molti cittadini si trovano a fare scelte per necessità e non per passione, trovandosi poi incastrati in una realtà che non è per loro confacente.
Esistono al tempo stesso persone che hanno innato nel loro cuore il desiderio di fare parte delle Forze dell’Ordine per poter contribuire a servire e proteggere il Paese, pronti a mettere a rischio la propria incolumità pur di seguire il proprio sogno e la propria passione. Queste persone non sempre riescono ad entrare in tempo coerentemente con i limiti di età imposti dalla legge o forse scoprono la loro passione troppo tardi, quando hanno già superato l’età anagrafica adatta per il concorso.
La passione però resta. La voglia di essere parte attiva della salvaguardia del Paese non si spegne. Queste persone continuano a vivere la loro passione, il loro amore e il loro forte desiderio di essere parte delle Forze dell’Ordine. Al tempo stesso sono frenati da delle regole che non trovano ragione d’essere in quanto frenano questo profondo entusiasmo e impongono dei limiti che hanno come effetto una grande frustrazione in coloro che si trovano a dover rinunciare al proprio sogno.
Il limite di età per l’Italia per l’ingresso nelle Forze dell’Ordine è di 25 anni. Un giovane di 25 anni è sicuramente nel pieno delle sue energie fisiche e mentali. Molti non hanno scelto di tentare il concorso per le Forze dell’Ordine perchè ancora impegnati nella formazione universitaria. Molti non lo hanno fatto perché non erano ancora certi della strada da seguire. E molti altri hanno compreso dopo qualche anno la grande passione che li lega alle Forze dell’Ordine. Non è detto infatti che si nasca con un desiderio e con una passione. Spesso ci si accorge crescendo quali siano le aspirazioni personali e i propri interessi. Perchè allora ostacolare chi magari ha compreso quale sia la sua strada a 26 o 30 o 35 anni? Quale sarebbe la limitazione fisica o mentale che impedirebbe a queste persone di adempiere correttamente ai propri doveri?
Ciò che si potrebbe attuare come compromesso per consentire a tutti di accedere alle Forze dell’ordine è di aprire il concorso anche a coloro che hanno età superiore ai 25 anni e poi stabilire delle sezioni adeguate a seconda delle fasce di età. In questo modo si potrebbe attuare un processo intelligente che consentirebbe di sfruttare e ottimizzare le risorse umane disponibili. È vero infatti che si parla spesso di carenza di risorse umane nelle Forze dell’Ordine e della necessità di una maggiore copertura del territorio. In questo modo potremo davvero garantire maggiore sicurezza. Inoltre si consentirebbe a molte persone di realizzare il proprio sogno e avremmo così elementi molto motivati e appassionati nel loro lavoro. I risultati sarebbero eccezionali e il nostro Paese sarebbe molto più sicuro, protetto e vigilato da persone che desiderano ardentemente essere parte delle Forze dell’Ordine.
Per quale motivo privarsi di una simile possibilità?
Sarebbe giusto dare un’opportunità a chi sente questo grande slancio nei confronti della divisa e prova un così grande istinto di protezione verso i cittadini.
Questo è un esempio di come sarebbe eccezionale il risultato se si assecondasse l’entusiasmo delle persone non solo in merito al loro desiderio di essere parte delle Forze dell’Ordine ma in merito a qualunque tipologia di occupazione. La passione e il forte desiderio di realizzarsi in qualcosa che si ama profondamente rende eccezionali le potenzialità dei risultati.
L’Italia è un Paese di grandi menti e grandi cuori e per questo sia i giovani che tutti gli altri vanno incentivati a seguire i propri sogni senza ledere il loro entusiasmo con leggi che non hanno un fondamento di reale utilità.

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