L’incendio del deposito “Agrimonda” risale al lontano 1995 ed in tale occasione gli Enti interessati avrebbero dovuto provvedere con immediatezza alla rimozione delle scorie tossiche residuate al rogo.
Una durissima lotta è riuscita ad avere la rimozione del cumulo solo nel 2018, dopo 23 anni ! ! !.
Le pubbliche amministrazioni non provvedono alla totale rimozione dei rifiuti combusti tossici dall’area.
La copertura con il telone ordinato per la “messa in sicurezza dell’area” (MISE) in HDPE non ha determinato la cessazione delle esalazioni maleodoranti, le quali sono a tutt’oggi avvertibili nei pressi del sito e nelle aree circostanti.
Inoltre in questi mesi ci sono stati squarci e scollamenti, (il tutto documentato con foto e relazioni dell’Arpac e dei Carabinieri Forestali intervenuti con sopralluoghi varie volte), mentre per il monitoraggio delle emissioni odorigene al posto di una centralina (come dai cittadini richiesta e più volte sollecitata ai due sindaci dei Comuni di Mariglianella e Marigliano), lo strumento utilizzato è stato il “naso” dei vigili urbani del Comune di Mariglianella. (Da non credersi…)
Sul tema della percezione dei miasmi, l’ASL NA3, sollecitata dalle pressanti segnalazioni del Comitato cittadino, raccomandava l’allontanamento dei cittadini residenti nel raggio di 50 metri dal sito che percepivano in modo persistente i miasmi,
Vanamente alcune famiglie indigenti avevano richiesto al Sindaco di Mariglianella un minimo rimborso spese per sostenere tale allontanamento.
Il Difensore Civico della Regione Campania Avv. Giuseppe Fortunato, a seguito di un esposto presentato a settembre 2019 dal Comitato dei Cittadini Ambiente e Territorio di Mariglianella da me rappresentato, ha prontamente diffidato i Sindaci dei Comuni di Marigliano e Mariglianella nonché il Direttore generale dell’Arpac. Il Difensore Civico ha richiesto al Direttore Generale per l’ambiente e l’ecosistema della Regione Campania la caratterizzazione del sito e ha richiesto all’Arpac di installare idonea centralina in grado di monitorare le emissioni inquinanti provenienti dal sito, il tutto entro breve tempo.
Il piano di caratterizzazione è stato aggiudicato il 18 novembre 2020.
Alla data del 03/06/2020 fu emesso un atto dal Difensore Civico Regionale ed indirizzato ai Comuni di Marigliano e Mariglianella, visto la continua INERZIA dei due Sindaci.
Il Difensore Civico della Regione Campania, inviò dei Commissari ad acta, in sostituzione degli organi politici e tecnici dei comuni, i quali, dopo avere subito esaminato accuratamente la situazione, anche con sopralluoghi personali sull’area, emisero dei provvedimenti in data 29 settembre 2020 nei confronti dei due Sindaci (di Mariglianella e Marigliano). Ad oggi siamo ancora in attesa degli interventi concreti prescritti ai Sindaci (tra cui la relazione dettagliata mensile da inviare al Difensore Civico) per cui, il Difensore Civico Giuseppe Fortunato, all’esito di sentenza del Consiglio di Stato sui poteri commissariali in pubblicazione, ha comunicato che attiverà ulteriori interventi.
In tutto ciò un silenzio assoluto del Ministero, pur esso sollecitato dal Difensore Civico.
Quello che purtroppo è evidente e sconcertante è che a distanza di 26 anni siamo ancora a parlare di piano della caratterizzazione e del suo lungo iter per l’ approvazione e l’ aggiudicazione che è avvenuta solo il 18/11/2020 e della mancata MESSA IN SICUREZZA di emergenza e dei
PERICOLOSISSIMI INCONVENIENTI CHE ARRECANO PROBLEMI DI NATURA IGIENICO-SANITARIO OLTRE CHE AMBIENTALI.
L’impressione è quella che la malapolitica e la malamministrazione hanno paura a guardare in faccia a questa raccapricciante realtà, le cui responsabilità per i ritardi ed i continui SCARICA-BARILE (termine usato nei decreti di commissariamento del Difensore Civico), sono stati in capo a molti di coloro che, nel corso degli anni, hanno avuto un ruolo di responsabilità a diversi livelli in questo territorio : politici, amministratori e tecnici.
di Ciro Tufano, Referente Comitato Cittadino Ambiente e Territorio
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