Lug 17, 2019 | Notizie | 0 commenti

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CHE GRAN TEATRO!

La presa al volo, davanti all’ingresso della metropolitana, di una copia del settimanale gratuito d’informazione “metroweek”, mi immette, girando la prima pagina, nel grande teatro napoletano, stigmatizzato innanzitutto in titoli ad effetto: “Flotta partenopea”, ‘Trasporti Lo scontro con Toninelli”, “Noi diversi da De Luca”, “Mastella corre per la Regione”. Quando poi si scorrono i testi, non si ha più alcun dubbio sulla teatralità de fatti, delle parole, delle opinioni, dei personaggi che non riescono proprio a rinunciare alla scena e ai riflettori e che si affrontano a suon di schermaglie di sapore pulcinellesco. Comincio con “Flotta partenopea”, sottotitolo: “Da Lampedusa la proposta di de Magistris: “Barche per salvare migranti in mare”. De Luca contro Sea Watch: azione irritante”. L’impegno che il sindaco avrebbe garantito per l’accoglienza ai migranti va oltre il corteo a mare organizzato alla fine del mese di giugno. Scende di nuovo in campo col richiamo alla flotta partenopea. Che Napoli avesse una flotta… ai tempi dell’armatore Lauro forse.

Uno dei punti critici della città è rappresentato proprio dai trasporti che non brillano per efficienza, neppure per fare di Napoli una città degna di accogliere adeguatamente il turista. Ma quando poi si leggono le parole del Primo Cittadino le perplessità aumentano. Dice, infatti, de Magistris, almeno per quello che riporta il settimanale: “Stiamo costruendo una piccola flotta, velieri, gommoni, barche, perché siamo disposti ad andare a soccorrere i migranti in difficoltà in mare”. Pregevole iniziativa. Offriamo ai poveri migranti gli stessi gommoni con i quali arrivano? E per accoglierli dove e come? Gli fa eco De Luca che, pur condividendo il “dovere umano, cristiano, elementare” di salvare persone in mare, si dichiara irritato per “l’atteggiamento di chi guida una nave, prende i migranti e pretende di sbarcarli in Italia”. “Non dico in Libia – aggiunge il governatore –  o in Tunisia oppure in Egitto ma in un altro porto europeo. Perché non hanno tentato?”. Una querelle infinita.
 L’acme si raggiunge con il ritorno ad incrociare “le lame” tra il ministro dei trasporti Danilo Toninelli e il governatore Vincenzo De Luca a proposito della Circumvesuviana, che Toninelli vorrebbe affidare alo Stato. Il governatore a questo avrebbe replicato “sostenendo che il ministro porta seccia”, ossia sfortuna, in quanto con lui sarebbe caduto il ponte di Genova e una nave a Venezia sarebbe andata a sbattere”. Toninelli non si fa zittire e conclude “E’ meglio che De Luca la smetta di fare il comico e pensi a risolvere i problemi della sua regione”.

 Che gran teatro!.

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