Apr 23, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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LE INDAGINI PRIVATE CONTRO LE FRODI ASSICURATIVE: GIUSTIZIA PER LA COLLETTIVITÀ

LE INDAGINI PRIVATE CONTRO LE FRODI ASSICURATIVE: GIUSTIZIA PER LA COLLETTIVITÀ

 

Le frodi assicurative sono una ferita aperta nel tessuto della collettività. Ogni volta che viene denunciato un sinistro inesistente, ogni volta che una patologia viene esagerata o simulata, il danno ricade su tutti. A farne le spese sono i cittadini onesti, costretti a sopportare premi più alti, e la società nel suo insieme, che vede svuotarsi di senso i principi di equità e responsabilità.

La truffa alle assicurazioni può essere considerata un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi. Spesso accade di trovarsi ad avere a che fare con una frode a danni delle compagnie di assicurazione. La truffa assicurativa si verifica a volte per la natura stessa del rapporto che si viene a costituire tra la compagnia di assicurazione e l’assicurato.

Infatti, per comprendere meglio come avvengono le truffe delle assicurazioni delle auto, bisogna rendersi conto del fatto che nell’assicurazione l’assicurato paga preventivamente la prestazione. Il pagamento è subordinato alla possibilità che non accada un determinato fatto. In tutto questo tema di frodi assicurative sicuramente appare fondamentale il ruolo delle agenzie di investigazioni private

In questa battaglia silenziosa, le indagini private possono essere uno strumento fondamentale: un vero e proprio presidio di legalità e trasparenza. Un argine contro l’abuso e un baluardo a tutela della verità.

 

 

Uno strumento legittimo, al servizio della verità

 

Le agenzie investigative operano su mandato, in piena legittimità, ai sensi dell’art. 134 TULPS, nel rispetto rigoroso delle norme sulla privacy. In ambito assicurativo, il Codice delle Assicurazioni (art. 135) ne rafforza il ruolo, riconoscendo l’importanza delle attività ispettive per contenere il fenomeno delle frodi.

Le indagini devono essere condotte da soggetti legittimati con proporzionalità, trasparenza e correttezza. Esse rappresentano un supporto insostituibile per fare luce sui fatti, spesso in contesti dove l’unico modo per raggiungere la verità è osservarla nel concreto.

 

 

Prove atipiche, ma spesso decisive

 

Il nostro ordinamento non considera i rapporti investigativi come “prove legali” in senso stretto, ma non per questo li relega all’irrilevanza. L’art. 116 c.p.c. permette al giudice di apprezzarli liberamente, specie quando supportati da elementi oggettivi – video, foto, dichiarazioni scritte – capaci di svelare simulazioni o contraddizioni sostanziali.

Non mancano pronunce esemplari. La Corte d’Appello di Milano ha riconosciuto la validità di un video che smascherava una truffa e la Cassazione ha più volte ribadito che le dichiarazioni raccolte da un investigatore, se attendibili, possono incidere in modo decisivo sull’esito del giudizio. Persino un giudice civile può considerare determinante il contributo dell’investigatore, purché questi sia disposto a testimoniare e confermare quanto raccolto (si veda in tal senso l’ordinanza dell’8 aprile 2013 del Tribunale di Milano)

Nel caso di dichiarazione firmata dal presunto danneggiato il valore probatorio si rafforza ulteriormente. Ad esempio, nella ipotesi non infrequente del disconoscimento, da parte del presunto danneggiato, del sinistro e finanche del conferimento del mandato difensivo, la sua dichiarazione vale quanto una confessione stragiudiziale: ha perciò un peso enorme, specie se poi il danneggiato tenta di ritrattare, negare, disconoscere. Anche di fronte a questi tentativi, infatti, l’assicurazione può difendersi efficacemente con strumenti quali la prova della validità della firma, o valorizzando la coerenza del comportamento processuale e l’impossibilità di contraddirsi impunemente.

 

 

L’equilibrio delicato con la privacy

 

Una delle sfide più delicate è certamente quella del bilanciamento tra l’efficacia dell’indagine e il rispetto dei diritti della persona. Le agenzie investigative possono filmare un danneggiato mentre firma una dichiarazione, o registrare conversazioni, ma solo nel rispetto della normativa privacy. È indispensabile che il soggetto sia informato, che vi sia uno scopo difensivo preciso, che si rispettino i principi di proporzionalità e minimizzazione.

Solo così la raccolta di materiale può diventare una risorsa legittima da presentare in giudizio: un tassello prezioso per ricostruire i fatti, senza mai compromettere la dignità e i diritti del cittadino.

 

 

Dalla prevenzione all’intelligence: la nuova frontiera

 

La lotta alle frodi non può esaurirsi nella fase post-sinistro. È nella prevenzione che si gioca una partita fondamentale. Il controllo dei dati in fase assuntiva – il cosiddetto data entry – è spesso il primo indicatore di rischio: incongruenze nei documenti, collegamenti sospetti, informazioni incoerenti possono rivelare, già in fase iniziale, l’esistenza di un intento fraudolento.

Oggi, grazie alla tecnologia, è possibile incrociare dati, utilizzare algoritmi predittivi, consultare banche dati (ANIA, IVASS, SIIV, SDI). Gli strumenti di profilazione, se usati con competenza e responsabilità, possono rafforzare il presidio antifrode e proteggere l’intero sistema.

Un’alleanza strategica per combattere le frodi assicurative

Per combattere le frodi assicurative in modo efficace, è necessario un impegno collettivo che coinvolga vari attori, ognuno con un ruolo cruciale nel garantire l’efficacia della lotta alle truffe:

– Le compagnie assicurative dovrebbero integrare le indagini private nei loro processi di valutazione e prevenzione delle frodi. Investire in agenzie investigative non è un costo, ma una soluzione fondamentale per ridurre i costi complessivi e tutelare l’interesse collettivo. Le indagini private, infatti, possono svelare frodi in tempo reale, prevenendo danni economici e danni alla reputazione.

– Le autorità pubbliche e gli enti regolatori dovrebbero promuovere l’uso delle indagini private, creando una regolamentazione chiara che ne favorisca l’adozione sistematica. È essenziale sviluppare piattaforme per la condivisione delle informazioni su frodi conclamate, per monitorare e prevenire future truffe. Solo una regolamentazione efficace può garantire che le indagini private siano utilizzate correttamente e nel rispetto della legge.

– Le forze dell’ordine possono beneficiare del supporto delle indagini private, che spesso forniscono prove concrete e tempestive, facilitando l’azione delle autorità competenti. La sinergia tra agenzie investigative e forze dell’ordine è fondamentale per garantire un’azione rapida ed efficace contro le frodi.

– I cittadini dovrebbero essere consapevoli dell’importanza delle indagini private nel mantenimento di premi assicurativi equi, e dovrebbero essere incoraggiati a collaborare per proteggere i propri diritti e risorse. Solo una cittadinanza informata può contribuire a creare un sistema assicurativo più giusto e sicuro.

 

 

Una proposta concreta: indagare la verità

 

In questo contesto di alleanza strategica, è essenziale un passo ulteriore promuovere e adottare pratiche per indagare la verità. Per senso di responsabilità sociale sarebbe opportuno che le compagnie investano maggiormente in attività investigative, come misura strategica e di interesse pubblico. Sarebbe un riconoscimento dell’importanza di ridurre i costi legati alle truffe e aumentare l’efficienza del sistema assicurativo. Le indagini private rafforzerebbero la cooperazione tra i vari attori e favorirebbero un sistema assicurativo più equo e trasparente.

 

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Invito all’azione: una chiamata alla concertazione

 

Le indagini private non sono solo uno strumento per proteggere le compagnie assicurative, ma un pilastro fondamentale per un sistema assicurativo più giusto e sostenibile e per l’accertamento della verità. Adottando un approccio collaborativo e proattivo, si possono ridurre le frodi, abbattere i costi per i consumatori e promuovere una cultura della legalità nel settore assicurativo. È il momento di agire, per il bene di tutti.

Civicrazia lancia un appello concreto e appassionato agli organi istituzionali, alle forze politiche, agli enti regolatori e a tutte le istituzioni coinvolte affinché riconoscano il valore delle indagini private nella lotta contro le frodi assicurative e creino i presupposti concreti per favorirne l’adozione sistematica.

È giunto il momento di superare la visione frammentata e reattiva della lotta alle frodi assicurative e intraprendere un’azione comune. Le compagnie assicurative, in collaborazione con le autorità pubbliche e le agenzie investigative, dovrebbero adottare un approccio più proattivo, mirando a prevenire le frodi anziché limitarsi a reagire quando sono già avvenute. Le indagini private dovrebbero diventare parte integrante della strategia di prevenzione, per costruire un sistema più equo e sicuro per tutti.

Civicrazia è pronta a fare la propria parte come presidio civico, promotore di buone pratiche e punto di riferimento per chi desidera un sistema trasparente, giusto ed efficace. Ma per vincere questa battaglia, è necessaria la partecipazione di tutti.

Difendere l’onestà e ricercare la verità è una battaglia per i Cittadini tutti, per la giustizia, per l’equità e per il bene comune.

Riccardo Vizzino, Avvocato,

Responsabile Nazionale di Civicrazia contro le truffe assicurative

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