Mag 23, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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VADEMECUM OPERATIVO DI CIVICRAZIA CONTRO LE TRUFFE ASSICURATIVE

Vademecum operativo di Civicrazia sulle truffe assicurative: conoscenza e strategie per la tutela giuridica e sociale

 

Ogni anno migliaia di automobilisti onesti pagano premi più alti a causa delle truffe RCA. Il danno non è solo economico, ma sociale e culturale: ogni frode mina la fiducia nel sistema assicurativo e nella tutela dei diritti dei cittadini.

 

 

Comprendere il fenomeno attraverso i dati e gli strumenti concreti

 

Per affrontare con efficacia il tema delle truffe RCA – e, più in generale, delle frodi assicurative – è essenziale non solo comprenderne la gravità, ma anche saper leggere la realtà attraverso numeri, casistiche e strumenti di contrasto.

Le tabelle che seguono non sono semplici elenchi di dati: rappresentano una fotografia viva e dinamica del fenomeno, aiutano a cogliere dove le truffe si annidano con maggiore intensità, in che modo si manifestano, quali sono le principali responsabilità e come la risposta della giustizia, della tecnologia e degli operatori possa essere sempre più tempestiva ed efficace.

Attraverso questi strumenti, è possibile acquisire consapevolezza della complessità e delle tante sfaccettature del problema, ma anche delle soluzioni già in campo e delle proposte innovative che possono fare la differenza nella tutela dei cittadini onesti.

 

 

Le truffe RCA in cifre: dove colpiscono e come agiscono

 

Al fine di comprendere la portata del fenomeno, ecco una tabella che confronta le cinque regioni italiane più colpite dalle frodi RCA, con percentuali di sinistri sospetti e le città dove il fenomeno è più radicato. I dati indicati aiutano a comprendere come il problema sia spesso territoriale e legato a dinamiche sociali locali.

Regione % Sinistri sospetti Città più colpite Caratteristiche principali
Campania Oltre 20% Napoli, Caserta Incidenti seriali, reti di falsi testimoni
Calabria 15-18% Reggio Calabria Lesioni simulate e danni gonfiati
Puglia 12-14% Bari, Taranto Sinistri “a catena” e referti medici sospetti
Sicilia 10-13% Palermo, Catania Coinvolgimento di professionisti compiacenti
Lazio/Molise 8-10% Roma, Campobasso Crescita del fenomeno anche in aree urbane

Questa tabella mostra la distribuzione geografica delle truffe RCA, evidenziando come alcune aree soffrano di una vera e propria “emergenza sociale”, con network di criminalità e complicità professionale.

 

Tabella: modalità più diffuse di truffa RCA

 

Per agire in modo mirato, bisogna conoscere le principali strategie usate dai truffatori.

Capire “come” si truffa aiuta a prevenire. Ogni tecnica ha un impatto concreto, e più è sofisticata, più è difficile da smascherare senza strumenti avanzati.

Modalità di frode Descrizione pratica Effetto sul sistema
Incidenti simulati o “gonfiati” Sinistri che non sono mai avvenuti o con danni esagerati Premi più alti, costi sociali
Lesioni fisiche inventate Referti o certificati medici falsi, danni inesistenti Difficoltà per i veri danneggiati
Testimoni e referti compiacenti Uso di persone “di fiducia” per confermare versioni false Rallentamento giustizia, dubbi su ogni pratica
Fatture per riparazioni mai fatte Richieste di risarcimento per interventi non eseguiti Spreco risorse, tensione assicurato-compagnia

Questa tabella aiuta il lettore a identificare concretamente le frodi più frequenti e il loro impatto.

Dietro ogni “finta botta” si nasconde un danno reale. Non solo economico, ma anche morale: si crea un clima di sospetto che colpisce anche chi ha davvero subito un torto.

 

 

Le cause profonde: dal “costume” alla crisi

 

Il fenomeno delle truffe RCA non nasce solo da difficoltà economiche, ma anche da una cultura della furbizia e da carenze nei controlli.

Il concetto di costume, inteso come comportamento sociale diffuso o prassi, può talvolta influenzare la percezione dei comportamenti fraudolenti, ma non assume rilievo scriminante o giustificativo in ambito penale o assicurativo. La tutela dell’interesse pubblico e della fiducia nel sistema assicurativo è preminente rispetto all’eventuale costume contrario.”

 

 

Il quadro normativo e il ruolo della giurisprudenza

 

La legge italiana è chiara: la truffa RCA è un reato grave, punito dall’art. 640 c.p., e comporta la perdita dell’indennizzo e responsabilità penale anche per i professionisti coinvolti. Chi partecipa a una frode, anche indirettamente, si espone a conseguenze gravi. Nessuno è al riparo: la responsabilità è personale e si estende anche ai professionisti. Oltre alla truffa comune, la normativa prevede una disciplina specifica per le truffe assicurative, contenuta nell’art. 642, comma 2 c.p., che punisce chi, al fine di ottenere un indennizzo, simula o provoca falsamente la distruzione, il deterioramento o lo smarrimento di beni assicurati. Si tratta di una figura autonoma e aggravata rispetto alla truffa ordinaria, che colpisce condotte fraudolente tipiche del settore assicurativo.

L’obbligo di denuncia tempestiva (art. 1915 c.c.) e la correttezza nelle dichiarazioni sono fondamentali per conservare la tutela assicurativa.

 

 

Tabella: responsabilità e rischi per i soggetti coinvolti

 

Soggetto Responsabilità Sanzioni/Rimedi
Assicurato Penale/civile Carcere, risarcimento, perdita indennizzo
Medico/Perito Penale/disciplinare Radiazione, carcere, risarcimento
Assicurazione Amministrativa/civile Sanzioni IVASS, azione di rivalsa

Questa tabella riassume le ricadute giuridiche per chi partecipa, a vario titolo, a una frode RCA

 

 

Il nodo della competenza territoriale

 

Capire dove viene celebrato il processo penale in caso di truffa RCA è fondamentale, anche se spesso sottovalutato. La Cassazione (sent. n. 27136/2023) ha stabilito che, in caso di falsificazione documentale, la competenza spetta al giudice del luogo in cui ha sede la compagnia assicurativa.

Lo stesso principio vale per le frodi assicurative ex art. 642 c.p., dove – secondo la giurisprudenza – è competente il foro in cui la compagnia riceve la falsa rappresentazione del danno.

Tabella: criteri di competenza territoriale nelle frodi RCA

Fattispecie Foro competente Riferimento giurisprudenziale
Frode documentale RCA Sede legale della compagnia assicuratrice Cass. pen. 18/05/2023, n. 27136
Truffa contrattuale online Luogo dove si realizza il profitto Cass. pen. 10/06/2022, n. 27012

Nell’ambito delle truffe assicurative, tuttavia, il criterio eletto non è sempre efficace: spesso il processo si sposta lontano dal luogo in cui il sinistro è avvenuto, complicando le indagini, rendendo difficile sentire i testimoni e rallentando l’intero iter giudiziario.

Per rendere il processo più rapido ed efficiente, sarebbe opportuno che la legge attribuisse la competenza al luogo del sinistro, dove si sono svolti i fatti e dove sono reperibili prove e persone coinvolte. Un cambiamento in questa direzione migliorerebbe sensibilmente la lotta alle frodi assicurative.

 

 

Danni per i cittadini: non solo premi più alti

 

Non bisogna mai dimenticare che ogni truffa RCA ha un costo sociale:

-Premia i disonesti, penalizza gli onesti

–Aumenta i premi per tutti

-Rallenta risarcimenti e processi

-Alimenta la sfiducia nel sistema assicurativo e nella giustizia

Le conseguenze non sono solo sulle polizze. La vera perdita è nella percezione della giustizia e della trasparenza.

Tabella: effetti della frode RCA su premi e copertura

Per comprendere quanto la frode incida anche sui cittadini più virtuosi, ecco una tabella che illustra gli effetti pratici delle principali condotte fraudolente.

Situazione Effetto su premio e copertura Riferimento normativo
Sinistro simulato o gonfiato Perdita totale dell’indennizzo Art. 640 c.p., 1915 c.c.
Lesioni non verificate da referti Indagine interna e denuncia Cass. pen., IVASS
Omissione comunicazione aggravamento rischio Riduzione/azzeramento indennizzo Cass. 4 settembre 2003 n. 12880 7

Questa tabella mostra che anche una “piccola furbizia” può comportare la perdita totale della copertura assicurativa: la legge protegge i cittadini onesti, ma è inflessibile con chi tenta di ingannare il sistema.

 

 

Le concrete soluzioni di Civicrazia: azione concreta, innovazione e cultura

 

La prevenzione passa dall’adozione di tecnologie innovative:

-Le black box permettono di ricostruire la dinamica degli incidenti in modo oggettivo.

-Le banche dati condivise (ANIA, IVASS) consentono di incrociare dati su sinistri e soggetti coinvolti, individuando pattern sospetti.

-L’intelligenza artificiale rende possibile l’analisi di grandi volumi di dati per identificare schemi di frode.

Come funziona un team antifrode RCA: il modello operativo ideale

Il contrasto alle frodi assicurative non può essere lasciato all’iniziativa del singolo. Serve un modello operativo strutturato, basato sulla collaborazione tra compagnie assicurative, forze dell’ordine, magistratura e cittadini.

Ecco come deve funzionare, passo dopo passo, un team antifrode RCA:

Segnalazione del sinistro sospetto

Il processo si avvia quando emerge un campanello d’allarme: può trattarsi di anomalie nel racconto del sinistro, nella dinamica, nei soggetti coinvolti o nella documentazione fornita. La segnalazione può partire dalla compagnia assicurativa, da un operatore, o persino da un cittadino.

Analisi con strumenti digitali e banche dati

Una volta ricevuta la segnalazione, il team utilizza sistemi di intelligenza artificiale, software antifrode e banche dati condivise per individuare ricorrenze sospette, legami tra soggetti e comportamenti anomali.

Verifica dei documenti e delle testimonianze

A seguire, si effettua un controllo incrociato su documentazione, perizie, fotografie, referti medici e testimonianze. In questa fase si valuta l’attendibilità e si cercano incongruenze.

Indagini e coinvolgimento delle forze dell’ordine

Se gli elementi raccolti confermano i sospetti, si attivano indagini più approfondite, coinvolgendo la polizia giudiziaria o i carabinieri, in stretta collaborazione con i referenti interni delle compagnie.

Azione legale e collaborazione con la magistratura

Il materiale viene quindi trasmesso alla Procura della Repubblica per l’apertura di un fascicolo penale. In questa fase è fondamentale la cooperazione tra il settore privato e la giustizia penale per garantire un’azione rapida ed efficace.

Restituzione dell’esito a compagnie e cittadini

Infine, l’esito dell’attività investigativa – sia che si concluda con un’archiviazione, una condanna o un risarcimento negato – viene restituito in modo trasparente sia alla compagnia assicurativa che all’assicurato.

Questo modello dimostra che nessun attore può operare da solo. Solo una rete coordinata, fondata su trasparenza, condivisione delle informazioni e tempestività, può davvero spezzare le catene delle frodi RCA.

 

 

Collaborazione pubblico-privato. Formazione e cultura della legalità

 

Per la lotta alle truffe RCA servono tavoli di confronto tra assicurazioni, forze dell’ordine, magistratura e associazioni di tutela dei cittadini, come Civicrazia, per condividere informazioni, segnalazioni e best practice.

Fondamentale è la formazione continua di tutti gli attori coinvolti (liquidatori, periti, avvocati, giudici), ma anche la sensibilizzazione dei cittadini sui danni che la truffa reca a tutti.

La legalità deve diventare un valore condiviso, non un obbligo imposto.

 

 

PROPOSTE LEGISLATIVE DI CIVICRAZIA E BEST PRACTICE

 

Alla luce della complessità e della diffusione del fenomeno delle frodi assicurative, è necessario un rafforzamento del quadro normativo e organizzativo attualmente vigente, integrando le misure già esistenti con ulteriori strumenti capaci di incidere in maniera più efficace e strutturale. In particolare, si propongono alcune soluzioni operative e legislative, in parte ispirate a prassi già adottate in altri ambiti giuridici o settori regolamentati, che – se correttamente implementate –  contribuiscono in modo significativo alla prevenzione, all’accertamento e alla repressione delle frodi. Tali proposte di Civicrazia, frutto di un’esperienza  e di un’analisi integrata delle criticità e delle opportunità del sistema, puntano a rafforzare la risposta pubblica e privata a un fenomeno che incide negativamente sulla sostenibilità del comparto assicurativo e sull’equità per i cittadini onesti.

Vediamole:

  1. Articolo 642-bis: Una Nuova Frontiera nella Repressione delle Frodi Assicurative

Fondamentale è prevedere la introduzione di un nuovo reato specifico di truffa assicurativa aggravata (art. 642-bis c.p.), ancora assente nel codice penale, che riconosca la gravità e le peculiarità delle frodi ai danni delle compagnie assicurative.

L’introduzione dell’art. 642-bis c.p. deve prevedere una figura autonoma di reato rispetto alla fattispecie ordinaria di frode assicurativa prevista dall’art. 642 c.p., con l’obiettivo di colpire in modo più efficace le ipotesi di frode organizzata, seriale o professionalmente assistita. La nuova norma dovrebbe intervenire non solo sui singoli episodi fraudolenti, ma anche sulle condotte sistematiche, strutturate e spesso radicate nel tessuto professionale e territoriale, attraverso l’aggravamento delle pene e l’applicazione di misure accessorie come la confisca obbligatoria e l’interdizione dalle attività professionali coinvolte.

A differenza della norma vigente, che resta ancorata alla logica della querela di parte e a pene più contenute, l’art. 642-bis deve introdurre la procedibilità d’ufficio, pene detentive più severe e strumenti di cooperazione rafforzata tra compagnie assicurative, autorità giudiziarie e organi di vigilanza (IVASS).

In questo senso, la norma proposta si configura come uno strumento organico di contrasto alla frode assicurativa, con una funzione non solo repressiva ma anche preventiva e sistemica.

L’istituzione del 642-bis rappresenterebbe uno strumento normativo fondamentale per rendere più efficace la repressione, disincentivando comportamenti fraudolenti e colpendo in modo mirato i soggetti più pericolosi.  La sua introduzioni non sarebbe solo una risposta punitiva, ma un segnale chiaro che lo Stato intende colpire con fermezza il fenomeno, tutelando la collettività e garantendo equità nel mercato assicurativo. L’introduzione di questo articolo, dunque, mira a dissuadere concretamente il comportamento fraudolento, proteggendo onesti cittadini e imprese da ingiusti aumenti dei premi e da ingenti danni economici.

  1. Sezioni penali specializzate per i reati assicurativi

La complessità delle frodi RCA – che spesso coinvolgono medici, periti, società e assicurati in reti ramificate – richiede competenze tecniche specifiche, conoscenza delle dinamiche settoriali e tempi di giudizio rapidi.

Per affrontare un fenomeno tanto tecnico quanto radicato, è necessaria la creazione di sezioni penali specializzate, analoghe a quelle già attive in materia fallimentare o finanziaria. Il Codice dell’ordinamento giudiziario (art. 44) prevede la possibilità di istituire sezioni dedicate a determinati reati.

Specializzare i magistrati in frodi assicurative, con formazione dedicata e carichi ottimizzati, garantirebbe tempi più rapidi, maggiore uniformità giurisprudenziale e una lettura più profonda delle dinamiche fraudolente.

La proposta di Civicrazia è, dunque, perfettamente coerente con modelli già esistenti per reati societari o tributari: si tratterebbe solo di adattarla al campo delle frodi RCA, garantendo il raggiungimento dei seguenti obiettivi: Ridurre i tempi di giudizio grazie a magistrati e PM formati ad hoc, Migliorare la qualità delle indagini con pool specializzati, Offrire uniformità interpretativa su tematiche ricorrenti (es. referti falsi, sinistri seriali)

L’esperienza delle sezioni specializzate in materia economica (reati tributari, fallimentari) dimostra che la specializzazione giudiziaria migliora efficienza e giustizia. È ora che anche le frodi RCA abbiano la loro “corsia giuridica”.

  1. Procedure “fast track” per le frodi assicurative accertate

Molti casi di truffa RCA presentano evidenze documentali schiaccianti: certificati falsi, testimonianze identiche, schemi ricorrenti. In questi casi, l’introduzione di procedure accelerate (sul modello del giudizio direttissimo o abbreviato, artt. 438 e 449 c.p.p.) potrebbe velocizzare enormemente l’iter giudiziario. Questo tipo di procedura è già attivo per altri reati con prova evidente: sarebbe opportuno estenderlo anche ai casi di frodi assicurative, in modo da alleggerire i tribunali e assicurare giustizia più tempestiva.

I benefici sarebbero evidenti: effetto deterrente, meno costi processuali, restituzione più rapida dei risarcimenti indebiti

La lentezza è spesso la più grande alleata della frode. Velocizzare non vuol dire semplificare: vuol dire rendere la giustizia capace di rispondere, nel tempo e nel modo giusto. Estendere questa misura alle frodi RCA significherebbe togliere ogni vantaggio economico al truffatore e garantire un vero risarcimento alla collettività.

  1. Introduzione (quanto meno) di aggravanti per la frode organizzata

Nel caso in cui la truffa sia perpetrata da gruppi strutturati o mediante il concorso di professionisti (medici, periti, legali, carrozzerie), Civicrazia propone l’introduzione di aggravanti specifiche. Tali condotte, per la loro natura sistemica e per l’impatto sul mercato, devono essere sanzionate con maggiore severità, anche attraverso l’interdizione perpetua dalle attività professionali coinvolte.

  1. Confisca obbligatoria dei beni ottenuti tramite frode assicurativa

Una misura dissuasiva concreta è la confisca automatica dei beni ottenuti tramite truffa assicurativa, così come già avviene per i reati fiscali e contro la Pubblica Amministrazione. La normativa di riferimento (art. 12-sexies D.L. 306/1992 e Codice antimafia, D.Lgs. 159/2011) prevede la confisca obbligatoria dei proventi illeciti, anche in caso di sentenza non definitiva.

  1. Potenziamento della collaborazione pubblico-privato

Le compagnie assicurative devono essere obbligate a segnalare sinistri sospetti alle autorità competenti, anche in assenza di querela, e contribuire attivamente alla lotta contro le frodi. In tal senso, si auspica la creazione di un portale nazionale antifrode, integrato con l’IVASS, per la condivisione dei dati tra compagnie, autorità giudiziarie e forze dell’ordine, in un’ottica di cooperazione istituzionale e intelligence preventiva.

  1. Sistemi antifrode predittivi e controlli sistematici

La digitalizzazione e l’uso di algoritmi predittivi possono aumentare sensibilmente la capacità di individuazione preventiva delle frodi. Le compagnie dovrebbero dotarsi di strumenti informatici avanzati per il monitoraggio dei sinistri, prevedendo controlli approfonditi su almeno il 10% dei casi. L’adozione di questi sistemi, unita alla segregazione delle funzioni e alla revisione interna indipendente, costituisce una best practice consolidata.

  1. Protezione dei whistleblower e canali sicuri di segnalazione

Un elemento spesso trascurato è la possibilità di attivare meccanismi efficaci di whistleblowing protetto. Chi, all’interno delle compagnie assicurative, delle carrozzerie o degli studi professionali, segnala episodi di frode deve essere tutelato da ritorsioni e garantito nella riservatezza. L’attuazione del D.Lgs. 24/2023 (recepimento della direttiva UE sul whistleblowing) andrebbe estesa e rafforzata anche nel comparto assicurativo, promuovendo segnalazioni anonime, verificate e documentate.

Le misure proposte, sebbene eterogenee, convergono su un obiettivo comune: rafforzare il sistema antifrode nel settore assicurativo, tutelando i cittadini onesti, contenendo i premi e ripristinando un corretto equilibrio tra rischio e costo della copertura. Molte di queste idee trovano già riscontro in altri ambiti normativi o settoriali: adattarle alle peculiarità delle frodi RCA significa passare da una logica emergenziale a una cultura della prevenzione e del controllo strutturato.

 

 

Conclusioni: la tutela dei cittadini passa dalla legalità

 

La lotta alle truffe RCA è una sfida che riguarda tutti: compagnie, istituzioni, cittadini.

Solo attraverso collaborazione, innovazione e formazione possiamo garantire premi equi, risarcimenti rapidi e un clima di fiducia indispensabile per la tutela dei diritti di tutti.

Civicrazia continuerà a battersi perché la legalità sia non solo un principio, ma una prassi quotidiana, capace di restituire dignità e giustizia al sistema assicurativo italiano.

Per approfondimenti, casi pratici o suggerimenti, Civicrazia è sempre al fianco dei cittadini: la legalità è il primo, vero diritto di tutti.

Ogni tabella e schema inserito in questo articolo non è solo un insieme di dati, ma un tassello per capire, prevenire e, insieme, sconfiggere la cultura della frode che danneggia la società intera.

Riccardo Vizzino, Avvocato, Responsabile nazionale di Civicrazia contro le truffe

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