Pronto Soccorso: il medico dorme e il paziente sanguina
Fa discutere il video in cui un medico dell’ospedale Giuseppe Tatarella di Cerignola (provincia di Foggia) appare addormentato mentre in barella a poca distanza c’è un paziente che attende assistenza.
L’episodio nella clip, che circola online da alcuni giorni, si è verificato in pronto soccorso nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio scorsi, ma sembra che il medico non fosse nuovo a comportamenti simili. Il paziente, sdraiato in barella, che era stato valutato dal medico in questione come un caso di ipertensione con epistassi (sangue dal naso), continuava a sanguinare e a un certo punto ha iniziato a chiedere di essere assistito.
Il camice bianco alternava fasi di sonno evidenti alla presenza non solo del paziente ma anche dei familiari che sono accorsi, nel frattempo, preoccupati.
Un bacino di 100mila persone con un solo medico a turno: un assurdo
C’è davvero da preoccuparsi se un medico appare sonnolento e maldisposto a gestire le urgenze in attesa, causando rallentamenti nell’accesso dei codici arancioni e assentandosi dalla sala rossa fisicamente per più di un’ora e mezza.
Può anche essere fatta un’ulteriore valutazione. La situazione di questa notte non è altro che l’ultimo caso in ordine cronologico di una condizione di disagio grave per il personale medico e infermieristico che si protrae ormai da anni, nonché di rischio reale e concreto per la salute dei pazienti.
Il pronto soccorso Giuseppe Tatarella di Cerignola serve un bacino di utenza di oltre 100mila persone, spesso con un solo medico per ogni turno. La carenza di personale è un problema cronico, con una mancanza di circa il 40 per cento dei medici previsti dalla pianta organica.
Va censurato solo il medico?
Nicola Vorraro
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