Mag 26, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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SA-LA RISPOSTA? LA RISPOSTA DI SALA QUANDO ARRIVA?

SALA SA-LA, SALA SA LA RISPOSTA?

 

Perché il Sindaco di Milano Giuseppe Sala non dà la precisa e dovuta risposta a Shirin Chehayed, la direttrice artistica del Centro di produzione culturale La fabbrica dell’animazione?

L’associazione Bottega Partigiana (di cui Shrin Chehayed è la presidente) vive da diversi anni una tormentata situazione in relazione ai locali di proprietà pubblica in cui svolge la sua attività culturale.

 

 

1. VINCOLI SOFFOCANTI

 

Il Comune di Milano ha elaborato dei contratti per l’associazione Bottega Partigiana in cui, oltre a mettere a carico dell’ente non profit le spese di manutenzione straordinaria, le viene vietata ogni forma di pubblicità.

Il Comune di Milano vieta a Bottega Partigiana di ricevere risorse economiche che siano legate a qualsiasi forma di pubblicità. Nel concreto, ciò significa che, ad esempio, vincendo un bando, l’associazione non potrebbe accettare le risorse conferite, perché non potrebbero pubblicizzare il marchio delle fondazioni sui materiali di comunicazione, come normalmente viene richiesto da tutte le fondazioni e da tutti gli enti pubblici quando si riceve questo genere di finanziamenti tramite bando. Significa che, se delle aziende decidessero di finanziare il centro culturale e i suoi progetti perché sentono che la loro immagine è in sintonia con le attività prodotte da La fabbrica dell’animazione, l’associazione non potrebbe accettare la sponsorizzazione perché i contratti con il Comune di Milano lo vietano. Significa che l’Associazione, per riuscire a finanziarsi e poter pagare le spese di affitto e gestione degli spazi in cui svolge le sue attività sul territorio, non può nemmeno sostenersi tramite collaborazioni con il settore privato entrando a far parte delle manifestazioni cittadine legate alla moda e al design.

Occorre fare chiarezza sulla politica di sostegno che il Comune di Milano intende adottare con il Terzo Settore, perché questo vincolo è assurdo.

 

 

2. PROCEDURE ASFISSIANTI

 

Uno dei locali assegnato all’Associazione richiede lavori idraulici di manutenzione straordinaria, sin dall’inizio. In pratica l’Associazione, per poter disporre di un lavandino e di un wc ben funzionanti, dovrebbe avviare tutte le procedure burocratiche con la partecipata del Comune per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria e poi pagare l’impresa edile che svolgerebbe i lavori alle tubature del condominio. Se per riordinare, pulire e restaurare gli stabili in cui ha sede l’associazione è chiesto di organizzare un gruppo di volontari, ciò che accade è che o non si riceve risposta o viene risposto picche.

All’Associazione viene impedito di esprimere il suo potenziale a causa della gabbia di regole che il Comune di Milano le ha costruito su misura. L’intento è di sfinire, ridurre alla fame ed evitare di poter rendere economicamente sostenibile La fabbrica dell’animazione, nonostante la selezione del progetto sia avvenuta tramite bando pubblico?

 

 

3. MANCATA SICUREZZA SUL LAVORO

 

Sussiste un problema di sicurezza sul lavoro, ossia il doversi necessariamente addirittura arrampicare su scale pericolanti per gestire l’organizzazione dei materiali necessari alle attività del centro culturale.

È libero uno spazio accanto a quello dell’Associazione che è idoneo per lavorare in sicurezza ma hanno fatto un bando.

Nel frattempo le spese di affitto sono triplicate rispetto al contratto iniziale e le utenze sono raddoppiate perché, suddividendo il centro in due spazi, è stato necessario fare due contratti.

 

 

SALA SA-LA, SALA SA LA RISPOSTA? E QUANDO ARRIVA?

 

Loredana Amore  

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