MORTI MISTERIOSE IN OSPEDALI
Come si spiega il fatto di accusare un malore, chiamare i soccorsi, essere visitati in ospedale e poi, subito o dopo poche ore, morire? Perché? Non si sa.
Cosi non va
La sanità deve dare conto per queste morti inspiegabili e qualcuno deve assumersi le responsabilità.
Dal 1996 l’Istat censisce pure le “morti improvvise” (termine improprio, il termine corretto è MIC, Morte Improvvisa Cardiaca) le quali corrispondono a circa il 10% di tutti gli eventi mortali che accadono in Italia.
Attualmente, in Italia, muoiono circa 1400 persone ogni giorno. Di queste 137/140 per MIC.
MORTI MISTERIOSE IN CASA
Il riscontro diagnostico sui cadaveri è regolato dalla legge 13/2/61, n. 83 e dall’art. 37 del Regolamento di Polizia Mortuaria.
E’ un’operazione anatomo-patologica che consente di riscontrare al tavolo anatomico la causa della morte per le seguenti finalità:
1) verifica anatomica della diagnosi clinica;
2) chiarimento dei quesiti clinico-scientifici;
3) riscontro di malattie infettive e diffusive o sospette tali, ai fini dell’igiene pubblica;
4) accertamento delle cause di morte di deceduti senza assistenza medica, trasportati in ospedale o in obitorio;
5) accertamento delle cause di morte delle persone decedute a domicilio quando sussiste dubbio sulla causa stessa.
In era precovid, in caso di decesso in casa, l’autopsia veniva sempre effettuata, dato che “malore” non è una causa, bensì l’effetto di una patologia sottostante (ad esempio: infarto, ictus, avvelenamento, trauma ecc. ).
Oggi no, si dice: “malore” e via.
Così non va.
Nicola Vorraro
0 commenti