Giu 6, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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LA CORRUZIONE E’ ANCORA PRESENTE. SRADICHIAMOLA CIVICRATICAMENTE

LA CORRUZIONE E’ ANCORA PRESENTE

 

 

MAZZETTOPOLI

 

A leggere le cronache giudiziarie emerge che la corruzione è ancora molto presente.
Appare chiara l’esistenza di un perverso intreccio di interessi tra politici, pubblici amministratori e (im)prenditori.
Da nord a sud e senza distinzione di appartenenza partitica: chi dice o pensa il contrario è un bugiardo o un partigiano della malafede.
Le mazzette, sotto diverse forme elargite, esistono ancora e garantiscono lauti “guadagni integrativi” a chi ne beneficia. Da qui l’acquisto di auto nuove, case sempre più grandi, ristoranti di lusso.

Un tenore di vita difficilmente giustificabile con i redditi delle sole attività lavorative o con le indennità.

In genere le tangenti sono pagate per contanti oppure assumono la veste di costosi regali: borse firmate, orologi, viaggi, prestiti tracciati e non restituiti.
I più furbi, poi, affidano incarichi e consulenze agli amici e agli amici degli amici per poi farsi restituire il trenta (o più) per cento dell’importo a nero.
Meccanismo rodato che riguarda il microcosmo dei professionisti che vivono di incarichi da parte di sindaci e affini.

 

 

LA GUARDIA E’ STATA ABBASSATA

 

La guardia è stata abbassata da tempo e anche i cittadini non sembrano più farci caso. Insomma, l’indignazione post-tangentopoli è scomparsa quasi del tutto.
Da qui una forte recrudescenza delle attività corruttive che pervadono sempre più la vita pubblica e le istituzioni. Sullo sfondo la permeabilità degli Enti e una predisposizione criminogena di tanti che occupano ruoli e poltrone.
Sussiste una mentalità malata ormai radicata all’interno del sistema.
Le mazzette si inseriscono in una cornice che racchiude un quadro a tinte fosche.
Una situazione molto più diffusa di quello che si possa immaginare e che prima e durante la fase elettorale trova il suo culmine. Si sa che la politica nella sua complessità ha un costo e molti decidono di agire in modo illecito pur di raggranellare liquidità.
Ciò è in particolare vero quando ci si imbatte negli appalti pubblici dall’edilizia, ai rifiuti, dalla gestione delle mense scolastiche, alla pubblica illuminazione e così discorrendo.
Un mondo che vive e viene alimentato grazie ad un sottobosco caratterizzato da un marciume diffuso.

 

 

REGNA L’OMERTA’

 

A regnare un velo pesante di omertà e di ipocrisia che rafforza un diffuso clima di impunità.
Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per il quale in tanti fanno la corsa a voler occupare le “stanze dei bottoni” con il miraggio della gestione.
Non c’è alcuno spirito di servizio verso la collettività bensì l’idea di un possibile facile arricchimento per se stessi, per i propri familiari e i propri compagni di merenda.
Utile sarebbe un limite maggiore ai mandati, in particolare per alcune cariche elettive. Il ricambio può rappresentare un necessario antidoto alla corruzione.

Civicrazia si batte per una rinnovata presa di coscienza collettiva tesa a denunciare e a segnalare atteggiamenti non in linea con la morale e la legge e a costruire una vera Democrazia, improntata a partecipazione e meritocrazia: un cambio di paradigma con lo scopo di avviare dal basso una autentica rivoluzione.

 

Pippo Della Corte

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