Mag 23, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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INFERMIERI: UNA CRISI CHE NON VEDE LA LUCE

INFERMIERI, UNA CRISI CHE NON VEDE LA LUCE

 

La grave carenza di infermieri non è solo una questione di numeri, ma il riflesso di dinamiche professionali che aggravano lo squilibrio tra bisogni assistenziali e disponibilità di personale, configurando una vera e propria emergenza per il Servizio Sanitario Nazionale.
Siamo di fronte a un quadro che compromette il funzionamento della sanità pubblica e mina l’equità nell’accesso alle cure, soprattutto per le persone anziane e più vulnerabili, sia in ambito ospedaliero che territoriale.

 

 

DIMISSIONI E CANCELLAZIONI DALL’ALBO

 

Gli Infermieri che lasciano volontariamente il posto di lavoro sono in costante aumento dal 2016, specie nel biennio 2020/2021 con una vera e propria impennata nel 2022.
Questo trend non viene compensato dall’ingresso di nuove leve, aggravando la carenza di personale e l’insostenibilità dei carichi di lavoro con un inevitabile effetto boomerang su chi rimane in servizio.
Ancora più allarmante è il dato relativo alla cancellazione dall’Albo FNOPI. Ben 42.713 infermieri si sono cancellati negli ultimi 4 anni e le motivazioni sono svariate: l’abbandono, pensionamenti, trasferimenti all’estero, salari inadeguati, condizioni lavorative insostenibili e gravose.

 

 

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE E BISOGNO CRESCENTE DI INFERMIERI

 

Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana rappresenta un’imponente sfida assistenziale per il SSN e genera un aumento della domanda di infermieri.
Il ruolo degli infermieri sarà sempre più centrale, non solo in ambito ospedaliero, ma soprattutto nell’assistenza territoriale e domiciliare dove la gestione di malattie croniche e malati fragili richiederà competenze avanzate, prossimità e continuità assistenziale.
Il rischio concreto è che, in assenza di una dotazione adeguata di infermieri il crescente squilibrio tra bisogni ed offerta finisca per vanificare gli investimenti del PNRR che punta proprio agli infermieri per riorganizzare l’assistenza territoriale.

 

 

UN’EMERGENZA NELL’EMERGENZA

 

La carenza di infermieri diventa un problema importante specie in aree remote o con difficoltà di accesso.
Le aree montane o territori impervi presentano difficoltà di trasporto e di comunicazione, rendendo l’assistenza sanitaria più complessa.
In queste aree la presenza di infermieri è ancora più critica, poiché la distanza tra gli infermieri e i pazienti può essere notevole, le strutture sanitarie in queste aree possono essere più piccole e con risorse limitate rendendo tutto più difficile.

 

 

NECESSITA’ DI INTERVENTI

 

E’ fondamentale incrementare il numero di infermieri in servizio attraverso nuove assunzioni ma soprattutto è importante valorizzare il personale esistente cercando di trattenerlo e non di indurlo ad andare via.
E’ necessario migliorare le condizioni di lavoro per gli infermieri, investire nella formazione, ridurre i carichi di lavoro, aumentare le retribuzioni, sviluppare soluzioni innovative per garantire l’assistenza sanitaria in aree remote come l’utilizzo di tecnologie di telemedicina.
Occorre così che sia raggiunta equità sanitaria.
Civicrazia si batte quotidianamente per proteggere la salute di tutti i cittadini ed è a fianco degli Infermieri che, nonostante le tante difficoltà, si prendono cura della nostra salute.

 

Annamaria Gelormini, Infermiera

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