mercoledì 27 Settembre 2023

Comunicati stampa

Difensore nel Pirellone: Le Associazioni dei consumatori e utenti della Lombardia chiedono al Presidente del Consiglio regionale chiarezza su curriculum e incarichi non dichiarati dal nominato Difensore lombardo avv. Gianalberico De Vecchi

Corale la reazione delle Associazioni dei consumatori e degli utenti che chiedono chiarezza sulla nomina del Difensore in Lombardia,
dopo il servizio de Le iene che ha evidenziato per il Difensore nominato Gianalberico de Vecchi l’assenza della prescritta esperienza dirigenziale decennale o assimilata, falsa dichiarazione di Master in curriculum e incarichi svolti in conflitto di interessi e non dichiarati.
  
 
 ACU, Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, MDC, U.Di.Con. hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, chiedendo chiarezza e attendendo un preciso riscontro.

 

 

COMUNICATO STAMPA – 3/12/2021

Le Associazioni di Consumatori lombarde chiedono al Consiglio Regionale di fare chiarezza sull’elezione del Difensore Civico lombardo

Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, le associazioni di consumatori ed utenti lombarde –ACU, Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, MDC, U.Di.CON- chiedono chiarimenti urgenti in merito all’elezione del Difensore Civico, l’avvocato Gianalberico De Vecchi, da parte del Consiglio Regionale della Lombardia.
Per noi che ci occupiamo da anni della tutela dei diritti dei consumatori e utenti – spiegano le associazioni firmatarie – è di fondamentale importanza sgomberare il campo da dubbi su possibili “situazioni d’ombra” riguardanti la figura di un’autorità pubblica indipendente come è quella del Difensore Civico. Un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene” andato in onda lo scorso 30 novembre ed un articolo pubblicato dalla testata online Fanpage nel luglio scorso pongono degli interrogativi per cui riteniamo doverosa una risposta da parte del Consiglio Regionale ed è per questo che abbiamo deciso di chiamarne in causa il Presidente.
Ci riferiamo, nello specifico, al curriculum vitae dell’avvocato De Vecchi ed alla situazione di conflitto di interessi che sembra profilarsi.
Il Difensore Civico è incaricato di tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini e degli altri soggetti della società civile, come associazioni, imprese e comitati, nei confronti della Regione Lombardia e delle altre amministrazioni pubbliche rientranti nella sua competenza. Parliamo, quindi, di un ruolo tanto importante quanto delicato ed è per questo che bisogna fare chiarezza al più presto su questa elezione, affinché venga garantito l’esercizio delle funzioni del Difensore Civico Regionale che, ricordiamo, sono volte al perseguimento di obiettivi di buon andamento, imparzialità, trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione.

 

 

LETTERA

Consiglio Regionale della Lombardia
Via Fabio Filzi 22, Milano
protocollo.generale@pec.consiglio.regione.lombardia.it
C.A. Presidente Alessandro Fermi

OGGETTO: CHIARIMENTI IN MERITO ALL’ELEZIONE DEL DIFENSORE CIVICO LOMBARDO
Egregio Signor Presidente
Le associazioni di consumatori ed utenti lombarde firmatarie di questo documento chiedono, con la presente, un urgente chiarimento circa l’elezione del difensore civico da parte del Consiglio Regionale della Lombardia.
Il quadro che emerge dal servizio de “Le Iene” (puntata dello scorso 30 novembre 2021 su Italia1) e ancor prima di fanpage.it (luglio 2021) riguardanti il Curriculum Vitae e la situazione di conflitto di interesse che coinvolgerebbe l’attuale Difensore Civico Regionale -Avv. Gianalberico De Vecchi- richiede un celere chiarimento da parte di Regione Lombardia in ordine alla garanzia di esercizio delle funzioni di quest’ultimo che devono essere volte al perseguimento di obiettivi di buon andamento, imparzialità, trasparenza e legalità.
Per chi come noi si occupa da anni della tutela dei diritti dei consumatori e utenti è di fondamentale importanza sgomberare il campo da dubbi su possibili situazioni di illegalità riguardanti la figura di un’autorità pubblica indipendente qual è quella del Difensore Civico: incaricato di tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini e degli altri soggetti della società civile (associazioni, imprese, comitati) nei confronti della Regione Lombardia e delle altre amministrazioni pubbliche rientranti nella sua competenza. (http://www.difensoreregionale.lombardia.it/).
In attesa di un suo gentile riscontro alla presente Le porgo a nome di tutti i colleghi distinti saluti

Associazioni firmatarie
ACU
ADICONSUM
ALTROCONSUMO
ASSOUTENTI
CASA DEL CONSUMATORE
CITTADINANZATTIVA
CODACONS
CODICI
CONFCONSUMATORI
FEDERCONSUMATORI
LEGA CONSUMATORI
MDC
UDICON

Audizione della Commissione Affari Sociali della Camera sulla proposta di legge-delega

Il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto è intervenuto ieri, 16 novembre, all’audizione della Commissione affari sociali della Camera sulla proposta di legge-delega per la riforma dei criteri di accertamento delle condizioni di disabilità.

Nei pochi minuti a disposizione, Barbuto ha evidenziato i temi di maggior rilievo che riguardano non vedenti, ipovedenti e con disabilità plurime, una platea di quasi due milioni di persone in Italia:

1) garantire i Diritti acquisiti e dare certezza alle persone sul presente e sul futuro.

2) mantenere la valutazione medico-legale quale criterio di base dell’accertamento, pur introducendo anche i princìpi della valutazione bio-psico-sociale.

3) Precisare competenze, ruolo e funzioni delle figure tecniche e professionali alle quali vengono affidate le valutazioni funzionali, nonché la definizione dei relativi interventi abilitativi e riabilitativi.

4) Articolare le specificità della disabilità e legare strettamente alle caratteristiche di queste ultime la differenziazione degli interventi abilitativi, riabilitativi, formativi e di cura.

5) Definire la questione della rappresentanza reale delle Associazioni, basata sugli iscritti e soprattutto sulla presenza di un numero adeguato di presìdi territoriali.

6) Pretendere dalla figura del Garante, ove fosse definita, neutralità, competenza, capacità di ascolto, conoscenza dal basso delle criticità che vivono le persone con disabilità e le loro famiglie.

 

Intervento di Mario Barbuto in Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Disegno di legge C. 3347 16 novembre 2021

 

La legge delega sull’accertamento della disabilità e le conseguenti azioni assistenziali, abilitative, riabilitative e di cura costituisce un’occasione storica per porre mano a una materia che da decenni attende un riordino e una classificazione normativa chiara, ordinata, efficiente. Se si può esprimere una nota di rammarico questa riguarda da un lato lo spreco di tempo in attesa di porre mano alla riforma e dall’altro, oggi, l’accelerazione forse eccessiva che potrebbe impedire quegli approfondimenti quanto mai opportuni dai quali poter derivare un testo di Legge davvero adeguato e qualificato.

In questo quadro di legge-delega a provvedere alla riforma, tuttavia sarebbe opportuno e auspicabile indicare senza equivoci il principio universale della conservazione dei Diritti acquisiti che riguardano oggi parecchie centinaia di migliaia di persone già in ansia per timori, certo infondati, ma forse legittimi proprio pensando a misure e norme che vengono a incidere nel profondo sulla vita quotidiana di così tante persone. In tal senso ci attendiamo dal Parlamento una parola scritta improntata a chiarezza. 

Uno dei princìpi basilari della legge-delega riguarda la valutazione multidimensionale e multifunzionale delle condizioni soggettive degli interessati, da compiersi tuttavia anche in riferimento al contesto bio-psico-sociale secondo l’orientamento ICF. Tale impostazione tuttavia non può e non deve prescindere da due elementi fondamentali:

  1. a) la valutazione medico-legale che rimane comunque un punto di riferimento certo, con le sue tabelle, anche se suscettibili di aggiornamento;
  2. b) la necessità che venga riaffermato il principio costituzionale fondato su uguali condizioni e uguale trattamento per tutti i cittadini, a prescindere dal proprio luogo di residenza o di nascita.

Sarebbe quanto mai necessario, inoltre, porre l’accento sulle figure tecniche e professionali alle quali vengono affidate le valutazioni funzionali, nonché la definizione dei relativi interventi abilitativi e riabilitativi da porre in atto per il maggior benessere della persona interessata. Dall’opera di tali figure, infatti, deriveranno le azioni e le indicazioni che finiranno per determinare le condizioni specifiche di una esistenza umana. Tali figure, pertanto, sia pure in via generale, andrebbero meglio identificate e connotate.

La legge-delega avrebbe potuto dedicare attenzione maggiore alla specificazione degli interventi da porre in essere i quali, sia pure in una logica generale di supporto, andrebbero definiti negli obiettivi raggiungibili, in base alle diverse tipologie di disabilità che sono oggi molte, variegate e suggeriscono trattamenti differenziati. Le disabilità sensoriali, per esempio, quando non accompagnate da ulteriori deficit aggiuntivi, devono prevedere da un lato il potenziamento delle cure e delle prestazioni sanitarie in vista del maggior recupero possibile di funzionalità sensoriale, dall’altro un percorso formativo specifico, basato sulla conquista delle autonomie tramite le esperienze e l’impiego delle tecnologie assistive, al fine di conseguire una cosiddetta “normalità” inclusiva nella Scuola, nel mondo del lavoro, nel contesto della vita civile e sociale ordinaria.

Da ultimo occorre che sia finalmente definita in modo accettabile la questione della rappresentanza della disabilità sia nel riconoscimento delle associazioni maggiormente rappresentative per iscritti e soprattutto per numero di presidi sul territorio, sia per il peso relativo nell’assunzione delle decisioni da parte delle istituzioni pubbliche interlocutrici.

Le due grandi federazioni FAND e FISH che raggruppano la più vasta molteplicità delle associazioni non possono divenire, infatti, gli interlocutori esclusivi delle istituzioni statali e delle loro articolazioni regionali e territoriali, poiché ciascuna delle pur poche associazioni altamente rappresentative di categoria rimane comunque depositaria di prerogative e caratteristiche peculiari che non sono state e non verranno mai cedute in delega alle due Federazioni.

La pandemia che ancora non ci abbandona, è stata uno specchio eloquente delle funzioni peculiari e specifiche delle associazioni rappresentative nazionali, le quali, ben al di là della funzione assolta dalle due Federazioni, hanno avuto la forza e la capacità di prendere in carico, fin dal primo giorno, persone, servizi e criticità, offrendo un contributo rilevante di primo intervento, assistenza, supporto e conforto per migliaia di individui disabili che, soprattutto all’inizio, si sono trovate sole e abbandonate a se stesse, spesso segregati in casa, impossibilitati a recarsi al lavoro, a procurarsi generi di prima necessità, a provvedere alle cure della casa e del proprio corpo, ad assolvere ad alcune funzioni primarie della vita.

Per questa ragione, siamo a chiedere che il ruolo delle Associazioni, oltre che delle due Federazioni, venga preservato e posto nel massimo rilievo ora nel corso del dibattito parlamentare e successivamente, quando verrà il tempo per l’emanazione dei decreti di attuazione delle norme e dei princìpi contenuti nella legge.

Una parola sul Garante che non ci aspettiamo sia una figura calata dall’alto che finisca per calare dall’alto soluzioni derivanti da ricette preconfezionate. Al garante, laddove venga istituito, chiediamo neutralità, competenza e soprattutto capacità di ascolto e conoscenza vera dal basso delle problematiche che vivono le persone con disabilità e le loro famiglie.

Confidiamo che il Parlamento, sia pure nel tempo davvero troppo ridotto previsto per l’iter di questa legge-delega, sappia ascoltare le istanze che provengono soprattutto dal mondo della disabilità e possa applicare quei rimedi utili a donare al Paese una buona legge dalla quale derivare decreti attuativi davvero efficaci e incisivi.

Ammalati COVID senza assistenza – Provvedimenti restrittivi senza trasparenza nonostante invito del Consiglio di Stato – Il Difensore Civico: “Non siamo sudditi ma Cittadini”

L’Avv. Giuseppe Fortunato, Difensore Civico e Garante del diritto alla salute, ha evidenziato stamani in una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Regione Campania, due punti di eccezionale gravità:

“1. Ci troviamo di fronte alla nuova barbarie. Nella gestione Covid19 nella Regione Campania sta esplodendo un ESERCITO di cittadini ammalati che sono messi in QUARANTENA in casa e privati di tutti i DIRITTI CIVILI. In sintesi le Istituzioni ti abbandonano a te stesso e non si preoccupano delle tue indispensabili esigenze primarie.

Per tali Cittadini (specialmente se anziani, persone sole, private del proprio lavoro) v’è la sostanziale impossibilità di acquistare cibo e medicine e persino di buttare i rifiuti. In tale situazione oramai insopportabile non vi è traccia di provvedimenti idonei (assunzioni anche temporanee, figure esperte acquisite dall’Esercito, dall’Aeronautica, dalla Marina; convenzioni con medici di famiglia, con infermieri disoccupati, con giovani specializzati …), divenuti ormai improrogabili.

2. A causa di una gestione dell’emergenza in Campania che appare fortemente umorale, che ha portato all’adozione di decisioni non chiare

CHIEDO

IMMEDIATA TRASPARENZA sui dati posti a base dei provvedimenti restrittivi e immediata pubblicazione degli stessi sul Sito della Regione Campania.

Nonostante l’invito del Consiglio di Stato (decreto 6453/2020, in sede contenziosa) la Regione Campania non ha, infatti, ancora rese pubbliche le ragioni di provvedimenti restrittivi con la chiusura delle scuole dell’infanzia e i connessi servizi educativi, della scuola primaria e secondaria.

Il Consiglio di Stato, pur non sospendendo in fase cautelare i provvedimenti regionali più restrittivi, emanati per l’impossibilità di singoli Cittadini a portare esami scientifici, ha evidenziato che sussistono compressioni a Diritti Costituzionali quali il diritto al lavoro e il diritto all’istruzione. Tale compressione può essere possibile per motivi di salute ma occorre la specifica e documentata motivazione trasparente (che manca). In questo clima di mancata trasparenza ogni accaduto (si veda la morte di un ricoverato COVID all’Ospedale Cardarelli) alimenta irresponsabilmente solo terrore e polemiche.

La Regione Campania è tenuta a rendere noti i dati scientifici nella loro interezza (cosa che non ha ancora fatto). In una sana Amministrazione non occorrerebbe l’invito giudiziario mentre in Campania ancora non si provvede nonostante l’invito giudiziario. In particolare occorre ogni chiaro e continuo aggiornamento, riportando le indicazioni scientifiche circa l’impatto dei provvedimenti restrittivi e spiegazione chiara su ogni grave accaduto.

Questo Difensore Civico fa presente che ha respinto in origine i ricorsi di chi voleva totalmente negare gli incisivi poteri di un Presidente di Regione (che nelle attuali circostanze sono legittimi e indispensabili) ma al tempo stesso, con altrettanto spirito costruttivo e propositivo, ricorda che, esercitando tali poteri, è doveroso motivare siffatte restrizioni con trasparente e completa documentazione scientifica sull’utilità di provvedimenti così lesivi dei Diritti Costituzionali citati.

Mentre si litiga a favore o contro alcuni provvedimenti, i Cittadini non riescono ad essere informati sulle ragioni effettive degli stessi, vengono trattati come degli imbecilli e paiono in balìa di un tiranno capriccioso. Occorre che siano subito chiare, pubbliche e complete le informazioni. Anche in tempo di COVID, non siamo sudditi ma Cittadini”.
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Civicrazia (www.civicrazia.org), coalizione di oltre quattromila Associazioni a tutela del Cittadino, dopo l’ineccepibile punto della situazione, chiede di porre fine alla mancata assistenza e alla mancata trasparenza e chiede di conoscere

1. le ragioni per cui ancora si soprassiede rispetto alle proposte logiche del Difensore Civico rispetto all’emergenza;

2. quando verranno pubblicate le informazioni (richieste ora anche dal Consiglio di Stato) sul sito della Regione Campania.

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Per contatti: Ufficio Stampa Civicrazia – Giorn. Lucia Fiorentino 3472123010

Il Difensore Civico Giuseppe Fortunato: Non mi candido: i Cittadini necessitano di un vero Difensore Civico

L’Avv. Giuseppe Fortunato, Difensore Civico presso la Regione Campania, in relazione alla sua candidatura quale Presidente della Regione Campania, avanzata, a livello nazionale e campana, da Civicrazia, coalizione di oltre quattromila Associazioni Nazionali, ha dichiarato:

“Il vasto consenso di popolo attorno alla mia candidatura quale Presidente è indice di una volontà di un rinnovamento aperto e profondo.
Avevo accettato di candidarmi come Presidente per cambiare gli obsoleti e deludenti metodi della precedente e attuale politica.
Al contrario i vertici dei partiti hanno deciso di adottare logiche miopi, chiuse e autoreferenziali al servizio di pochi privilegiati.
Nell’attuale quadro ritengo più utile e opportuno per i Cittadini non lasciare la funzione di Difensore Civico, perché significherebbe lasciare anche questo ruolo in pasto a tali logiche.
Ho deciso di non candidarmi e continuare a sviluppare il mio impegno per la trasparenza, l’efficienza e la meritocrazia come Difensore Civico confortato da tale sostegno popolare.

I programmi degli attuali candidati sono di basso livello rispetto al concreto e completo Programma che Civicrazia propose molti mesi fa.
La classe dirigente meridionale ripete, in tutto, il solito copione logorato e subalterno.
In una Regione come la Campania che procede alle nomine di soggetti senza requisiti di legge come Manager dei trasporti, calpestando le normative, c’è decisamente e fortemente bisogno di un vero Difensore Civico”.

Elezioni del Presidente della Campania: la Società Civile vuole il Difensore Civico Giuseppe Fortunato

La Società civiletutta unita, ha il suo candidato alla Presidenza della Regione Campania.
Nelle ultime elezioni suppletive politiche a Chiaia 
ben il 90 per cento dei Cittadini non ha votato.
In altri parti della Campania il disagio è ancora maggiore.
Occorre scuotere quel 90 per cento. 

Occorre una nuova grande  visione trasformatrice,
una  visione  che garantisca sviluppo economico, partecipazione delle realtà sociali e meritocrazia;
una  visione  che dica basta ai monologhi,
una  visione  che sia saldamente espressione della Società civile
e lasci  
finalmente spazio a un’era di iniziative serie,  concrete e strutturali.
Spesso si parla a vuoto di democrazia.
L’unico vero segnale democratico che i partiti possono ora dare è lasciar perdere nomi singoli, anche illustri, inventati all’ultimo momento,
senza essere espressione radicata e proposta dalla Società civile, 
o candidature di politici o di staff dei partiti. 
Ognuno può valutare il panorama presente
e nessuno dica che i Cittadini tacciono, non esprimono proposte o non esiste la chiara soluzione per la svolta che serve.
L’alternativa c’è ed  è nei fatti. 

Civicrazia, coalizione nazionale di oltre quattromila Associazioni con una radicata storia e la più alta espressione della Società civile,
indica, con l’allegato motivato documento approvato all’unanimità dalla Direzione Nazionale,
l’unico candidato Presidente con la fiducia e la competenza, naturalmente emerse e dimostrate sul campo:
 il Difensore Civico Giuseppe Fortunato. 

CIVICRAZIA PRESENTA A ROMA IL DECALOGO DI “NAPOLI INNANZITUTTO”

Mercoledì 6 aprile 2011, alle ore 12, a Roma, presso la sala conferenze della Regione Campania (via Poli, 29 – vicino piazza Barberini), l’Avv. Giuseppe Fortunato, Presidente di Civicrazia,unione di oltre 4mila Associazioni e Organismi a favore del cittadino, renderà note le risposte della politica a seguito degli incontri dedicati al progetto “Napoli Innanzitutto”.
Nel corso della conferenza stampa, moderata dal giornalista Ermanno Corsi, saranno illustrati Il Decalogo di Civicrazia per Napoli e il documento dettagliato sull’intero progetto.

Civicrazia presenta su “NAPOLI INNANZITUTTO”: la risposta dei partiti

Venerdì 11 febbraio 2011, alle ore 11.30, presso la sala conferenze del Grand Hotel Vesuvio (via Partenope 45, Napoli) l’Avv. Giuseppe Fortunato, Presidente di Civicrazia, renderà note le risposte dei partiti politici a seguito degli incontri intercorsi con Civicrazia circa il Progetto NAPOLI INNANZITUTTO e i requisiti inderogabili che dovrà avere il prossimo Sindaco di Napoli.
In occasione della conferenza stampa, sarà distribuito un documento dettagliato contenente le risultanze degli incontri.
La conferenza sarà moderata dal giornalista Ermanno Corsi.
Informazioni sullo stato d’avanzamento del Progetto NAPOLI INNANZITUTTO su www.civicrazia.org/napoli-innanzitutto
Si invita cortesemente a partecipare.

“SUPER N”: Civicrazia aveva ragione, ma la camorra a Napoli non può vincere. Incontrate le forze politiche per un Sindaco con inderogabili requisiti

A Napoli è emersa chiaramente l’esistenza di una nomenklatura politico-affaristico-criminale (la cosiddetta “Super N”) che ha agito indisturbata, soprattutto negli ultimi anni.
L’emergenza rifiuti è correlata all’azione della camorra e all’inerzia e complicità dei poteri pubblici, come aveva denunciato il Consiglio Nazionale di Civicrazia a Napoli, sabato 4 dicembre 2010.
Ora occorre un cambiamento di rotta. Tutti coloro che hanno ricoperto incarichi di amministrazione politica devono immediatamente ritirare la propria candidatura a Sindaco di Napoli.
Una delegazione di Civicrazia, a nome delle oltre quattromila Associazioni aderenti, ha incontrato formalmente in questi giorni tutte le forze politiche nazionali e locali per chiedere con vigore che, dinanzi alla grave situazione politica napoletana, occorre un candidato Sindaco con inderogabili requisiti e fuori dalle proposte di “riciclaggio” di questi giorni. Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni.
Venerdì 11 febbraio, alle ore 11 e 30, Civicrazia terrà a Napoli una Conferenza stampa presso il Grand Hotel Vesuvio (via Partenope, 45) per illustrare i risultati dei confronti avuti con le forze politiche nazionali e locali.
Obiettivo irrinunciabile: liberare Napoli da camorra e malapolitica.
Informazioni sul progetto NAPOLI INNANZITUTTO di Civicrazia su www.civicrazia.org, nelle apposite pagine web.

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Sabato 4 dicembre a Napoli il Consiglio Nazionale delle oltre 4000 associazioni di Civicrazia

“Contrastare la distruzione di Napoli e procedere alla sua grande trasformazione”.
E’ questo il motivo conduttore delle oltre 4000 associazioni nazionali che terranno il loro Consiglio Nazionale sabato a Napoli (ore 9,30 Antisala dei Baroni, Maschio Angioino).
Questo Consiglio Nazionale intende illustrare valori e obiettivi contenuti nell’espressione “Civicrazia”, movimento volto a stimolare gli Amministratori pubblici e a promuovere il cittadino protagonista nella vita pubblica.
Il Consiglio Nazionale di sabato servirà a sviluppare il progetto “Napoli Innanzitutto”, anche per lo stato allarmante di degrado in cui la città è precipitata, oggetto in questi giorni anche di accorati appelli, per la sua rinascita, da parte di intellettuali, comitati e forze sociali.
Ai lavori di sabato partecipano, tra gli altri, Angelo Deiana (Libere Associazioni Professionali), Bianca Maria Farina (Sociologia dell’Amministrazione e Politiche Sociali), Emilio Abate (Giudice Tribunale di Benevento), Manlio D’Agostino (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), Ennio Bartolotta (Ordine Nazionale Giornalisti), Massimo Bartoccioli (Università Cattolica di Milano), Pietro Giordano (Presidente Nazionale Adiconsum), Giuseppe Sannino (ANIDA), Virgilio Baresi (Presidente Nazionale Istituto Revisori Legali).
Le conclusioni saranno tratte dal Presidente Nazionale di Civicrazia Giuseppe Fortunato.
Durante i lavori, verranno proiettati due video riguardanti la storia della Civicrazia e il progetto “Napoli Innanzitutto”.

LA SOCIETÀ CIVILE A NAPOLI PER “LA SVOLTA”

Sabato 9 ottobre 2010 ore 11 – Sala del Consiglio dell’Ottava Municipalità – Via della Resistenza 12, comparto 12 (Rione Scampia, Napoli)

Oltre 4000 Associazioni unite per la rinascita sociale, etica e politica della città di Napoli, stanno portando avanti l’azione comune NAPOLI INNANZITUTTO.
Nella tormentata realtà del rione Scampia, a Napoli, oppresso dalla malavita e dal mercato della droga si diffonde il messaggio di speranza e di cambiamento di Civicrazia.
Sabato 9 ottobre alle 11, nella sede dell’Ottava Municipalità in viale della Resistenza 12 a Scampia (Sala del Consiglio), i parroci della Chiesa del Buonrimedio, don Luigi e don Alessandro, impegnati sul territorio, le associazioni, i cittadini, i giovani incontreranno l’Avv. Giuseppe Fortunato, Presidente di Civicrazia, la coalizione di oltre 4000 associazioni e organismi impegnati per il cittadino protagonista.
Civicrazia chiede per Napoli trasparenza, tutela dei diritti del cittadino, efficienza dei servizi pubblici, pulizia, sicurezza, vivibilità.
Con l’azione concreta della società civile napoletana, la grande trasformazione è possibile.

L’iniziativa è curata dal Comitato per la Rinascita di Napoli, aderente a Civicrazia e dai suoi componenti:

• Prof.ssa Lucia D’Amico Tilena, Coordinatrice del Comitato per la Rinascita di Napoli,
• Prof. Lucio D’Alessandro, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione del Suor Orsola Benincasa di Napoli,
• Dott.ssa Anna Maria de Ritis Guardascione, dott.ssa Alessandra Crispo, dott.ssa Mariella Mastrangelo, dott.ssa Franca Giaccia, dott.ssa Wanda Messina, dott.ssa Wanda Rodotà de Martino,
• Prof. Gaetano Cerbone, prof. Gianpaolo Cuccurullo,
• I Registi Italo Moscati, Sergio Grieco, Pasquale Squitieri con Nicola Squitieri e Maria Rosaria Squitieri,
• Prof. Franco Bracardi, prof. Ottavio Di Grazia, prof. Sebastiano Marelli, prof. Massimo Corsale, prof. Roberto De Maio,
• Dott.ssa Clelia Castellano, dott.ssa Imma Pempinello, dott.ssa Maria Carmen Stabile,
• Dott. Nicola Forte, dott. Egidio Donadio,
• Gherardo Mengoni, Massimo Milone, Antonello Perillo, Annamaria Ackermann, Ruggero Cappuccio, Marco Perillo, Enzo Gragnaniello, Giacomo Rizzo, Rocco Barocco, Alessandro Cecchi Paone.

Primo unanime risultato della consultazione aperta. SINDACO DI NAPOLI: i requisiti essenziali chiesti dai cittadini

La consultazione delle oltre quattromila Associazioni di Civicrazia per la designazione del Sindaco di Napoli ha dato un primo chiaro, univoco ed inderogabile risultato.
Per la grande trasformazione di Napoli occorre un Sindaco di alto profilo con requisiti oggettivi, indispensabili per governare una città così complessa, dove i cittadini, così come ha ricordato il Cardinale Crescenzo Sepe, “hanno perso pane e speranza”.
Mentre il Consiglio comunale non riesce a deliberare neppure per le questioni più indifferibili, Napoli è in una situazione di degrado senza pari nel settore dei servizi pubblici, manca lavoro e dilagano invivibilità, sporcizia e traffico.
Occorre un Sindaco che dia una concreta prospettiva di sviluppo e indirizzi il cambiamento della città.
Serve un salto di qualità ed è possibile dare ai cittadini napoletani l’orgoglio di vivere bene nella più grande metropoli del Sud Italia, da trasformare quanto prima in una città con una buona qualità di vita.
Per questo salto di qualità, la società civile napoletana chiede un Sindaco che abbia i seguenti requisiti:

  1. approfondita competenza attinente alla Pubblica Amministrazione (superando la stupida illusione che basta aver gestito cariche pubbliche per saper guidare oggi la complessa macchina burocratica napoletana);
  2. approfondita e variegata esperienza non politica o non solo politica di alta direzione di Pubblica Amministrazione, acquisita guidando strutture complesse;
  3. alto profilo nazionale e internazionale nello svolgimento di proprie funzioni pregresse, per difendere e affermare con vigore gli interessi di Napoli in contesti nazionali e internazionali;
  4. esperienza di tutela dei diritti dei cittadini, con esperienze nell’affrontare patologie e trovare soluzioni concrete;
  5. riconosciuta rappresentatività sociale intercategoriale, portando con sé la forza e l’entusiasmo dei cittadini nella grande trasformazione di Napoli.

Sulla base di tale unanime volontà dell’intera società civile, la consultazione prosegue per il varo della nuova classe dirigente napoletana.

Napoli, il Sindaco d’alto profilo

Per consultare i documenti del Progetto NAPOLI INNANZITUTTO: www.civicrazia.org

Le 4000 associazioni di Civicrazia: a Napoli un Sindaco scelto dai napoletani

Parte “Napoli Innanzitutto”, il progetto per la grande trasformazione della città di Napoli promosso da Civicrazia con le sue oltre 4000 associazioni, aperto al contributo di chiunque abbia a cuore il futuro della città: anche attraverso una consultazione sul web i cittadini potranno scegliere il loro candidato.

Dalla criminalità alla disoccupazione, dal degrado delle periferie allo smaltimento dei rifiuti, dal traffico cittadino alle carenze dei servizi pubblici: in questi anni si è parlato fin troppo delle problematiche vecchie e nuove della città partenopea. E troppo spesso la risposta del mondo politico non ha coinciso con le effettive esigenze dei cittadini, che devono ora poter scegliere direttamente e senza imposizioni partitiche il loro candidato ideale: un Sindaco con un alto profilo, realmente capace di battersi per ottenere la grande trasformazione di Napoli.

Per la trasformazione – da oggi – Civicrazia mette a disposizione di tutti i cittadini napoletani e di tutte le realtà associative, professionali e culturali napoletane, le informazioni e la documentazione relative al progetto “Napoli Innanzitutto”:

  • “Meta”, il documento che illustra la Napoli che sarà e comprende il codice deontologico per il pubblico amministratore napoletano;
  • “Percorso”, il documento che indica le tappe per il cambiamento;
  • “Organizzazione”, il documento che spiega in che modo ogni persona, associazione, gruppo o comitato di cittadini può partecipare al progetto;
  • “Domande e risposte”, il documento, in continuo aggiornamento, che contiene le domande di cittadini a cui vengono date pubbliche risposte.

Consultando il sito www.civicrazia.org è possibile diventare protagonisti dell’iniziativa, facendo sentire la propria voce e inviando a napoliinnanzitutto@civicrazia.org domande, riflessioni e proposte concrete che diano supporto a “Napoli Innanzitutto”.

Social Network: quali rischi e quali opportunità? Università, Impresa e Associazioni al convegno di Civicrazia e GGPI

L’evoluzione informatica degli ultimi decenni ha determinato una vera rivoluzione economica e sociale. Un’analisi di tale fenomeno è stata tracciata all’interno del convegno Impresa e relazioni sociali nei social network, organizzato da Civicrazia e dal Gruppo Giovani Professionisti e Imprenditori che si è tenuto a Roma oggi 23 aprile, presso la sala conferenze del Garante per la privacy.
Diversi i rappresentanti del mondo dell’impresa, universitario, associazionismo e dei blogger e una vasta platea di giovani hanno preso parte all’evento, introdotto e moderato dalla giornalista Adriana Apicella, Direttore Responsabile di Civicrazia.TV.
Germana Burgarella, fondatrice dei GGPI (Gruppo Giovani Professionisti e imprenditori), ha aperto la serie degli interventi sottolineando come, nel mondo dell’impresa, il Web 2.0 offre la possibilità di creare relazioni tra i vari settori, modificando il fare impresa oggi.
A seguire Enrico Menduni, docente in Media Digitali presso l’università di Roma Tre, che ha posto l’accento sulla collaborazione orizzontale tra clienti e imprese, fattore questo che determina valore aggiunto nelle relazioni digitali. (continua)

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Elezioni: Per Fortunato, presidente di Civicrazia, preoccupante è il “voto sofferente”

“Il fenomeno più preoccupante, nel comportamento degli elettori in queste consultazioni regionali”, sottolinea l’avvocato Giuseppe Fortunato, presidente di Civicrazia, , “non è nemmeno l’alta percentuale di cittadini che non sono andati a votare, ma il fatto evidente che grandissima parte di quelli che hanno votato è andata alle urne senza alcun entusiasmo, senza esser minimamente soddisfatta dei candidati”.
“C’è – rileva Fortunato, presidente di Civicrazia, coalizione di oltre 4.000 associazioni che si batte per il rinnovamento della vita pubblica – una grande differenza rispetto alle precedenti elezioni regionali, anche quelle del 2005: una volta la gente , prima e durante le votazioni, partecipava animatamente, schierandosi con passione per l’uno o l’altro candidato, mentre oggi, al massimo, dopo le votazioni parla svogliatamente di chi si è votato, unendosi, spesso, al di là del voto, in una generale insofferenza nei confronti della classe politica. Oggi, insomma, si sceglie il meno peggio, soprattutto per le logiche molto chiuse con cui vengono designati i candidati”.
“ A queste elezioni-gioco d’apparati, la gente risponde talora con l’astensione fisica dal voto, ma soprattutto – conclude Fortunato – con l’astensione emotiva, col voto dato senza quasi alcuna convinzione. E questo fenomeno del “voto sofferente” rappresenta un grave tasso d’allarme per tutta la classe politica. Civicrazia propone, quindi, un ripensamento radicale dei rapporti tra cittadini e classe politica, contro lo strapotere di apparati burocratici ed oligarchie partitocratiche”.

Prosegue la primavera civicratica e un saggio approfondisce figure e compiti del “difensore civico”

Prosegue la “primavera” di Civicrazia, la coalizione di oltre 4.000 associazioni, rappresentative della società civile (dal WWF all’ Associazione Nazionale Difensori Civici, da Telefono Azzurro alla Federcontribuenti), che persegue un rinnovamento della vita pubblica basato sulla restituzione al cittadino della sua centralità.
Presieduta da Giuseppe Fortunato, cooordinatore del Laboratorio Privacy Sviluppo (che, presso il Garante per la Privacy, si occupa di quest’ultima in senso attivo, come piena realizzazione della personalità del cittadino), Civicrazia per le elezioni del 28 marzo ha tenuto un serrato confronto coi candidati presidenti e consiglieri, chiedendo garanzie sulla trasparenza delle future amministrazioni regionali. E dopo le conferenze organizzative regionali di Lombardia e Umbria, ne terrà altre venerdì 26 marzo a Cagliari (sul futuro della Sardegna come Regione autonoma) e a Londra (per iniziativa dell’ imprenditore Marco Loschiavo), e il 30 marzo a Rovereto, con la partecipazione del Difensore Civico della Provincia Autonoma di Trento e del Garante del Contribuente per il Trentino-Alto Adige.
Questi stessi temi dei diritti del cittadino nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni vengono approfonditi nel saggio di Vittorio Galatro – docente in materie giuridiche ed economiche e membro del comitato scientifico dell’ Istituto Europeo dell’ Ombudsman di Innsbruck – “Difensore civico e società civile” (Edizioni dell’ Ippogrifo, 2010). Dopo un rapido excursus storico sulle primissime figure in difesa dei cittadini contro la Pubblica Amministrazione (dagli “Eutinoi” ed “Efori” delle antiche Atene e Sparta ai Tribuni della plebe di Roma, sino al “Defensor civitatis” dell’Impero romano d’ Oriente), l’ Autore approfondisce figura e compiti del Difensore Civico nella società moderna. Figura che nasce esattamente nel 1766 in Svezia, quando il Cancelliere reale per la Giustizia si trasforma in “Ombudsman” ( il termine è proprio di lingua svedese) eletto dagli elettori del Parlamento: divenendo poi, con la Costituzione del 1809, fiduciario del Parlamento destinato proprio a controllare l’attività dell’Esecutivo. Dal 1967, la Svezia istituisce quegli Ombudsman “di settore” (antitrust, per la stampa e per il consumatore) che in Italia nasceranno solo nei primi anni ’90.
Oggi, il Difensore civico (per il quale l’Autore chiede l’emanazione d’un apposita legge-quadro, di riordino della materia) , pur muovendosi soprattutto nel campo giuridico, svolge una funzione sociale che richiede una professionalità più ampia, estesa a temi sociologici, psicologici e filosofici, e vicina, nella società multiculturale, alle nuove figure del mediatore interculturale e dell’operatore di pace .

Civicrazia: Cresce la fiducia nelle libere associazioni

Ai minimi storici la fiducia nella classe politica mentre cresce quella nelle libere associazioni (77%). Il rapporto tra istituzioni, associazioni e territorio e’ stato il tema della prima conferenza programmatica di Civicrazia, l’organizzazione che vuole il cittadino protagonista della cosa pubblica, che si e’ tenuta oggi, in collaborazione con la Provincia di Milano.
Civicrazia nasce per iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Difensori Civici e riunisce ad oggi oltre 4.000 associazioni e ordini professionali con l’intento di ”contribuire alla riforma della Pubblica Amministrazione mettendo il cittadino al centro della politica e delle istituzioni, a prescindere da qualunque schieramento”.
Dalla ricerca, presentata a Milano da Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, risulta che la fiducia dei cittadini e’ elevata nei confronti delle istituzioni di garanzia (87% forze dell’ordine, 86% forze armate, 86% Presidenza della Repubblica, 68% magistratura, 59% autorita’ garanti), si attesta intorno al 40% nei confronti delle istituzioni e organizzazioni sociali quali sindacati (45%), associazioni imprenditoriali (59%) e banche (34%) mentre e’ minima nei confronti dei partiti politici che chiudono la graduatoria con un 32%, sceso addirittura al 21% nel 2007.
Se le aspettative e la domanda di servizi pubblici da parte dei cittadini sono aumentate, spiega una nota di Civicrazia ”il 70% dei cittadini propende per la gestione pubblica di sanita’, trasporti, scuola, pensioni, che e’ garanzia psicologica di accesso ai servizi essenziali, le istituzioni non sembrano tuttavia riuscire a rispondere in modo soddisfacente a queste richieste, lasciando un sempre maggior ruolo sussidiario all’iniziativa privata e al Terzo Settore. In questo quadro e’ significativo notare come il mondo delle associazioni libere di cittadini e le organizzazioni no profit, nonostante appartengano a un variegato universo, godano la fiducia del 77% dei cittadini”.

Il diritto dei cittadini non deve essere un territorio di sfida politica.

Se ne parlerà domani 11 marzo a Napoli alla prima conferenza territoriale campana di Civicrazia con il Presidente, l’Avv. Giuseppe Fortunato, componente del Garante per la Protezione dei Dati Personali e già Difensore Civico della Regione Campania. Alla conferenza, dal titolo “La sfida dei diritti”, importante tappa della “primavera civicratica”, parteciperanno – oltre al Presidente di Civicrazia – Achille Coppola, Presidente dell’ODCEC di Napoli e dell’Associazione Impegno Civile; Ugo Camerino, Referente Regionale di Civicrazia; Stefano Loparco, Presidente di Dimensione Europea. Tutti insieme per restituire al cittadino il diritto alla partecipazione politica in toto, ponendo un freno all’autoreferenzialità dei partiti.

“Civicrazia – afferma Fortunato – è presente su tutto il territorio italiano per il cittadino protagonista nel rapporto con le istituzioni e per rivendicarne i diritti fondamentali. Ciascuno di noi può affrontare la malaburocrazia e pretendere che sia garantito – e non attaccato – il diritto di ogni cittadino”

Civicrazia: basta impegni generici, ora fatti concreti

A 18 anni dallo scoppio di Tangentopoli, la credibilità della politica è a livelli minimi perché riemergono gli stessi problemi.

Civicrazia, con le oltre 4000 associazioni che ne fanno parte, ha esposto a tal proposito delle richieste chiare: la garanzia scrupolosa di nomine pubbliche trasparenti, valorizzando le attività di partecipazione e controllo dei Cittadini, e l’applicazione del Codice deontologico del pubblico amministratore. Richieste che si fanno ancora più urgenti mentre la cronaca politica è monopolizzata da episodi di malaffare.

Un avvertimento era già contenuto nella relazione al Parlamento dell’Autorità di Vigilanza sugli appalti, resa nota lo scorso luglio. Oggi, nuovi dati allarmanti giungono dalla Corte dei Conti: nel 2009 le denunce per corruzione hanno registrato un aumento del 229%, quelle per concussione del 153%, causando una perdita nelle casse dello Stato di circa 70 milioni di euro.

Basta con le solite, generiche frasi di circostanza e promesse mai mantenute. Civicrazia ha incontrato i maggiori leader politici nazionali ed i candidati governatori per chiedere azioni concrete e l’avvio immediato di un confronto operativo.

Regioni trasparenti. Spazio ai competenti

Civicrazia chiede ai candidati Presidenti di Regione di agire liberamente al servizio del Cittadino e di assicurare:

  • La garanzia scrupolosa di nomine pubbliche senza lottizzazioni, trasparenti, in base a criteri di merito e competenza, con possibilità per ogni cittadino di presentare memorie sulle candidature e con obbligo di approfondita motivazione comparativa.
  • Il Codice deontologico del pubblico amministratore improntato a valori e procedure che diventino il “modus operandi” quotidiano della pubblica amministrazione e di ogni pubblico potere.
  • La valorizzazione del ruolo delle associazioni e l’accoglimento delle loro giuste richieste a tutela del Cittadino in un dialogo costante.

Malasanità, trasporti inefficienti, sporcizia, degrado ambientale, agricoltura nel caos, disoccupazione, turismo allo sbando: questo è il frutto della gestione clientelare regionale. Chi vuole trovare la soluzione ed essere al servizio del Cittadino deve far cessare…

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Il Manifesto per la Civicrazia. Il Cittadino Innanzitutto.

Civicrazia come azione

Oggi in Italia si registra una diffusa insofferenza verso la politica. L’autoreferenzialità della classe dirigente rende sovente la lotta politica un confronto di potere che si svolge all’interno del Palazzo, incomprensibile per i cittadini, e sganciato dai problemi reali degli italiani. Civicrazia avanza alcune richieste semplici e fondamentali, di facile e immediata realizzazione…

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Scelto dai cittadini. Finalmente! È aperta la consultazione

Sindaco di Napoli scelto dai cittadini: da oggi aperte le consultazioni.

Questa è la sfida di Civicrazia, con le oltre 4000 associazioni, così come previsto dal Progetto NAPOLI INNANZITUTTO per la grande trasformazione di Napoli con un Sindaco d’alto profilo. Le Associazioni, i Gruppi e i Cittadini napoletani possono partecipare attivamente a tale grande trasformazione. Basterà una semplice email a napoliinnanzitutto@civicrazia.org o anche una lettera a Civicrazia per partecipare, designando il candidato Sindaco di Napoli d’alto profilo, con i necessari requisiti oggettivi per governare la città, e indicando proposte per realizzare il Programma dei Napoletani. Le risultanze della consultazione saranno costantemente esposte nell’apposito Rapporto, pubblicato sul sito di Civicrazia (www.civicrazia.org), discusse e decise pubblicamente e varate nel Consiglio Nazionale di Civicrazia che sarà appositamente convocato a Napoli. Finalmente il cittadino potrà scegliere liberamente il proprio Sindaco. Inizia l’era Civicratica dove il Cittadino è realmente Protagonista.

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