POLITICA, CEMENTO E AFFARI: UN CIRCOLO VIZIOSO
Politica da una parte, cemento e affari sono da sempre un binomio perfetto!
Tangenti (sotto varie forme pagate) ed edilizia vanno a braccetto.
Non è un caso che molti politici tendono a stringere accordi elettorali con i signori del cemento, meglio noti come “palazzinari”.
Accade ovunque, in particolare nei grandi centri in cui l’odore dei soldi ha assunto nel corso degli anni una profumazione più intensa.
Le città sono bisognose di servizi e infrastrutture a favore dei residenti. Invece a prevalere è il cemento: palazzi, grattacieli, complessi abitativi.
Spesso ciò avviene in deroga alle norme, al buon senso e a una visione inclusiva delle città sempre meno accoglienti, più respingenti e costose.
LE ISTITUZIONI SONO PERVASE DA INTERESSI SPECULATIVI
Sullo sfondo un coacervo di interessi che coinvolgono le istituzioni (sindaci, consiglieri comunali, assessori), i funzionari pubblici, gli imprenditori ma anche quel microcosmo indistinto di professionisti che vivono grazie alle “consulenze” e agli “incarichi”.
L’edilizia è un grande motore i cui ingranaggi devono essere sempre oliati per ben funzionare.
Non è un caso che il malaffare da anni si annida in quella che viene definita speculazione edilizia.
Tutto è iniziato a partire dalla metà degli anni Sessanta per poi proseguire sino a i giorni nostri.
Il cemento ha preso il sopravvento ovunque senza lasciare spazio ad altro.
Le metropoli hanno bisogno di aree verdi, zone pedonali, sicurezza urbana.
Le mire e le attenzioni dei partiti in maniera trasversale sono, invece, concentrate sul mattone che, in molti casi ,è ancora capace di generare guadagni enormi, profitti spropositati, introiti mostruosi.
Non è facile per gli inquirenti svelare il sistema corruttivo: occorrono prove schiaccianti e testimonianze. Ma chi le dà?
Certo, basterebbe capire chi finanzia chi durante le campagne elettorali e in cambio di cosa per percorrere una strada utile a disvelare un sistema opaco se non addirittura illegale.
Appalti, licenze edilizie, modifiche ai piani regolatori, forzatura di iter amministrativi: tutti elementi che, messi in fila e sommati, raccontano di mondi sommersi dentro i quali girano molti, molti soldi e su cui spesso si basa il consenso elettorale.
CORRUZIONE E MALAFFARE DOMINANO LA SCENA
Posta la sacrosanta presunzione di innocenza occorre essere sinceri e ammettere che la corruzione e il malaffare dominano la scena.
Non tutto è sempre dimostrabile.
Ma basterebbe seguire il flusso dei soldi e tutto sarebbe più chiaro, limpido, cristallino.
I cittadini devono avere il coraggio di denunciare i sospetti cambiamenti urbanistici che talvolta nascondono una gestione affaristica delle istituzioni sempre meno attente alle reali bisogni dei residenti. Occorre ora una presa di coscienza con l’intento di vederci chiaro in ossequio al sacrosanto principio della trasparenza amministrativa.
Pippo Della Corte 





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