EMORRAGIA DI MEDICI DI FAMIGLIA
L’ “emorragia” dei medici di famiglia è un problema che affligge soprattutto le aree desertificate e quelle interne dell’Italia, dove i bandi vanno spesso deserti perché si tratta di zone poco attrattive per i medici.
INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE
Nel frattempo, l’invecchiamento della popolazione nel nostro Paese aumentai bisogni di assistenza. Molte sono le persone bisognose di cure che, rimaste senza medico di famiglia, hanno dovuto ricorrere
impropriamente al pronto soccorso.
La conseguenza? Un uso improprio del servizio di emergenza e urgenza, anch’esso al collasso.
La significativa diminuzione del numero di medici di famiglia ha comportato un notevole aumento del carico di lavoro per quelli rimasti definiti i “superstiti” della medicina generale i quali hanno a loro carico un numero elevato di pazienti e di conseguenza sono costretti a ridurre il tempo di assistenza, compromettendone la qualità.
LA RIFORMA DELLA FIGURA DEL MEDICO DI BASE
Per cercare di fronteggiare la carenza dei medici di base, è in corso una riforma.
L’iter, però, si è bloccato a causa delle divisioni politiche. I cittadini, sempre più amareggiati, devono quindi aspettare per curarsi.
Come se si potessero mettere in stand-by i problemi di salute!
Eppure tutti sanno che quando si tratta di curare una malattia la tempistica è fondamentale.
E, mentre i cittadini sono costretti ad attendere che si sblocchi la riforma, l’Italia intera invecchia e la mancanza dei medici di famiglia diventa un problema sempre più imponente, anche perché sono proprio gli anziani ad avere più bisogno di essere seguiti per le patologie croniche e sono soprattutto loro che abitano i paesi delle zone periferiche.
A MILANO RIMASTI SENZA MEDICO DI FAMIGLIA
I cittadini residenti nei Municipi 7 e 8 del Comune di Milano sono rimasti senza medico di famiglia.
Prima ricevono una comunicazione da parte della Regione Lombardia che li invita a scegliere un nuovo medico attraverso la piattaforma regionale.
Poi succede che in quelle zone non risultino medici disponibili e sono così rimasti senza medico.
Allo stato non risultano le necessarie misure urgenti della Regione per tamponare l’emergenza e assicurare il diritto alla tutela della salute a migliaia di pazienti residenti nei Municipi in questione.
Eppure è una grave carenza che la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie denuncia da anni.
SOLUZIONI TAMPONE
Tra le Regioni che maggiormente soffrono la carenza di medici di famiglia c’è chi è riuscito a trovare delle soluzioni tampone.
In Friuli-Venezia Giulia, ad esempio, sono stati creati degli ambulatori, gestiti da più medici a turno, a cui i cittadini rimasti senza medico possono rivolgersi in caso di necessità.
Chiaramente questa non può essere un’azione risolutiva, poiché non garantisce una continuità della presa in carico, ma almeno rimedia temporaneamente ad una situazione critica.
Ma ora occorre una soluzione duratura. Purtroppo il problema principale è l’essere medico di famiglia perché la professione ha perso la sua attrattività ed è poco gratificante, dal punto di vista economico e anche di equilibrio tra vita personale e professionale perché sempre più oberata di faccende burocratiche.
Civicrazia sottolinea che la salute è un diritto fondamentale e richiede misure concrete per essere garantito fra cui migliorare le condizioni dei medici di famiglia, liberarli da burocraticismi, rendere attrattiva tale fondamentale funzione.
Annamaria Gelormini, Infermiera 





0 commenti