CTU E GIUSTIZIA: FINALMENTE UNA SVOLTA
LA RISPOSTA DELL’ORDINE DEI MEDICI DI NAPOLI APRE UNA NUOVA FASE DI TRASPARENZA E RESPONSABILITÀ
Dopo anni di battaglie civiche, denunce documentate e richieste formali inviate alle istituzioni, è arrivata una svolta significativa nel dibattito nazionale sulla crisi del sistema delle Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU): la risposta ufficiale dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli, a firma del Presidente Dr. Bruno Zuccarelli. Siamo di fronte ad un segnale istituzionale forte, responsabile e collaborativo.
La nota – inviata in risposta alla segnalazione formale presentata da Civicrazia, vista la grave situazione circa le truffe assicurative nella provincia di Napoli – non solo riconosce le criticità segnalate da Civicrazia, ma esplicita con puntualità e immediatezza una linea di azione concreta e già attiva da parte dell’Ordine stesso.
È la prima volta che un Ordine professionale risponde in modo così articolato, equilibrato e operativo su una questione tanto delicata quanto diffusa: le opacità e disfunzioni che caratterizzano l’attività di molti CTU in ambito medico-legale e che generano gravi ripercussioni sulla giustizia civile, sulla sanità e sul sistema assicurativo.
La posizione dell’Ordine dei Medici: un impegno concreto su formazione, controllo e deontologia
La forza della risposta dell’Ordine dei Medici sta nella sua struttura dichiarativa e attiva:
1. Condanna delle pratiche scorrette e pubblicità ingannevoli
L’Ordine si schiera apertamente contro le campagne promozionali aggressive che violano l’art. 37 del Codice Deontologico Forense, richiamando la sentenza n. 127/2023 del CNF e condividendo impostazioni di Civicrazia.
È un passaggio di grande rilevanza, che conferma la piena consapevolezza del legame tra distorsioni etiche e mercificazione della giustizia.
2. Riconoscimento esplicito delle criticità legate ai CTU e agli aspetti fiscali
Il documento dell’Ordine dei Medici ammette che le irregolarità nella gestione delle CTU di area medica sono reali e conosciute. E afferma ogni crescente impegno.
3. Azione articolata su tre livelli concreti
L’Ordine dei Medici descrive una strategia di intervento concreta e verificabile:
– Collaborazione istituzionale con i Tribunali del territorio;
– Formazione mirata dei professionisti che operano come consulenti tecnici nei giudizi civili e penali;
– Attività disciplinare proattiva, sia in funzione repressiva che educativa.
Questa impostazione dimostra che l’Ordine dei Medici si assume una responsabilità culturale e civica, mirando anche a prevenire le prassi scorrette alla radice, attraverso la professionalizzazione e la vigilanza.
4. Disponibilità a intervenire sui casi specifici
È di particolare rilievo l’apertura mostrata in merito allo specifica caso segnalato presso il Giudice di Pace di Marano, in cui un CTU avrebbe richiesto compensi senza emissione di fattura. L’Ordine chiede di ricevere maggiori elementi per attivare concretamente le procedure disciplinari previste. Un gesto concreto di lotta al malcostume.
5. Invito al confronto interistituzionale
Infine, l’Ordine si dice disponibile ad approfondimenti e a confronti promossi dalle Autorità, aprendo di fatto alla proposta di Civicrazia per un tavolo operativo con la Magistratura e l’Avvocatura.
Un contesto molto critico che richiede interventi strutturali
La risposta dell’Ordine dei Medici si inserisce in un quadro sistemico ben noto e da sempre denunciato da Civicrazia:
– Albi CTU obsoleti e opachi, con nomine reiterate agli stessi soggetti;
– Conflitti d’interesse gravi, con consulenti che operano come CTU e CTP;
– Perizie superficiali, spesso redatte da medici non specializzati nella materia oggetto del giudizio;
– Accettazione di documenti medici non verificati, privi di fattura o rilasciati da strutture non autorizzate;
– Violazione del contraddittorio e mancato rispetto delle osservazioni delle parti;
– Richieste di compensi non fatturati, con danno erariale e fuga dal controllo fiscale;
– Inazione da parte dei giudici, che non segnalano falsi o omissioni alla Procura o agli Ordini.
Civicrazia: le proposte per cambiare il sistema
Partendo dalla disponibilità dell’Ordine dei Medici, Civicrazia propone ora un salto di qualità istituzionale, al fine della più approfondita conoscenza dei fenomeni e di decisioni per la sperimentazione di azioni concrete per superare le inefficienze di sistema, attraverso tre misure operative e concrete:
1. Un tavolo congiunto interistituzionale
L’apertura di un tavolo tecnico a livello nazionale e territoriale partecipato da Magistratura, Amministrazioni, Istituzioni, Università, Professioni, Parti sociali e Società civile, con la chiara finalità di affrontare le prassi scorrette e le frodi, monitorare le CTU, rafforzare la qualità peritale, garantire il rispetto dei diritti delle parti e ridurre i tempi della Giustizia. Il tavolo deve anche monitorare fenomeni in continua evoluzione, che hanno impatti negativi economici, fiscali e sociali.
2. Un protocollo di trasparenza sulle CTU
La predisposizione di un documento standard vincolante per tutti i CTU, che includa:
– Autocertificazione di regolarità fiscale per ogni incarico;
– Dichiarazione obbligatoria dell’autorizzazione ASL per i medici pubblici;
– Rotazione e pubblicità delle nomine, con verifica delle specializzazioni e dei conflitti d’interesse.
3. Istituzione di un Comitato Permanente per il monitoraggio della Qualità delle CTU
Un Comitato nazionale e territoriale, con rappresentanti del Ministero della Giustizia, Ministero della Salute, Consiglio Superiore della Magistratura, CNF, Ordini dei Medici, Agenzia delle Entrate, INPS, Parti sociali e altri Soggetti impegnati nel campo. Tale Comitato è chiamato a garantire un contributo attivo e vigilante nei processi di controllo e miglioramento del funzionamento della Giustizia.
Obiettivi principali del Comitato:
– Monitorare e raccogliere in modo sistematico le segnalazioni e le anomalie sulle CTU (tecniche, fiscali, deontologiche), con un canale diretto tra cittadini e istituzioni;
– Coordinare efficacemente giustizia, sanità e fisco, oggi spesso frammentati, favorendo un approccio integrato;
– Valutare e aggiornare i requisiti di accesso agli albi CTU, in raccordo con gli Ordini professionali;
– Proporre riforme normative e regolamentari per rafforzare qualità, responsabilità e trasparenza delle perizie;
– Pubblicare report periodici sullo stato delle CTU, per garantire il controllo pubblico e l’affidabilità del sistema.
Tale Comitato rappresenterebbe un punto fermo, visibile e permanente, atto ad assicurare continuità, responsabilità e partecipazione.
Civicrazia offre la propria attenzione, esperienza e un ruolo attivo come interlocutore civico all’interno del Comitato, con l’obiettivo di fungere da catalizzatore tra cittadinanza e istituzioni, al fine di contribuire alla trasparenza, partecipazione e controllo democratico, rafforzando la fiducia nel sistema giudiziario.
Conclusione: una svolta che non va sprecata
La nota dell’Ordine dei Medici di Napoli non è solo una risposta di circostanza, ma una presa di posizione chiara, coraggiosa e costruttiva. Può essere un punto di svolta che può inaugurare una nuova stagione di trasparenza e responsabilità, a tutela dei cittadini, degli operatori onesti e dell’intero sistema giustizia-sanità-assicurazioni.
Civicrazia accoglie con favore questo segnale e rilancia l’appello a tutte le Istituzioni e alla società civile per un impegno comune per azioni di cambiamento condiviso con tavoli tecnici.
Solo attraverso trasparenza, professionalità e collaborazione con le Istituzioni sarà possibile restituire fiducia alla giustizia civile e assicurativa, tutelando i diritti dei cittadini e la legalità del sistema.
È il momento di passare dalle parole ai fatti.
Riccardo Vizzino, Avvocato,
Responsabile Nazionale di Civicrazia contro le truffe assicurative 





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