“Il Comune delinquente telematico”: all’apparenza sembra un semplice gioco di parole, una polisemia, nei fatti è il decalogo che il Presidente nazionale di Civicrazia, l’avvocato Giuseppe Fortunato, ha illustrato lo scorso 11 maggio al Forum della pubblica amministrazione (Forum Pa) intervenendo come componente del collegio del Garante per la protezione dei dati personali, per scongiurare i casi di lesione della privacy dei cittadini da parte della Pubblica amministrazione.
Il tema, che ha fatto da collante all’incontro seguito da tantissimi Sindaci ed un interessato pubblico di addetti ai lavori, giornalisti e gente comune alla Fiera di Roma, ha riguardato la trasparenza nella pubblica amministrazione e la tutela del cittadino, con particolare riferimento ai rischi legati alla divulgazione dei dati personali e sensibili degli utenti attraverso i siti web o comunque le comunicazioni ufficiali della Pa.
In molti casi di violazione, la Pa si è appellata alla trasparenza, ma forse per giustificare una certa negligenza o peggio ignoranza.
Il Garante Fortunato ha così tracciato un divertente decalogo “al contrario”, quello del “Perfetto Comune delinquente”, esplicitato attraverso l’acrostico del termine “Telematico” e che se rispettato rappresenterebbe una palese violazione della riservatezza dei cittadini:
L’acrostico di Telematico include così:
Tempi illimitati, varcando limiti temporali stabiliti da norme e in particolare non fissare mai limiti temporali
Errori con dati inesatti oppure senza dati di contesto oppure sproporzionati
Ledere le persone, i cittadini, i candidati di concorsi e selezioni, pubblicando recapiti telefonici, indirizzi, mail, codici fiscali, numero di figli, test attitudinali
(e non pubblicare ciò che va pubblicato come graduatorie e elenchi di ammessi)
Eccedenza extranormativa, dimenticando che i dati possono essere messi in rete dalle amministrazioni pubbliche in base ad una legge o ad un regolamento o secondo il piano triennale della trasparenza
Massima riproducibilità, senza sistemi di alert per accessi anomali e senza nessuna celere contromisura
Agevolati con codici fiscali, coordinate bancarie, indicazioni di indirizzi e stati di salute
Tormentare i propri dipendenti, pubblicando dati di salute, cedolini, orario di entrata e uscita, l’indirizzo privato, la mail privata
Indicizzazione selvaggia (per favorire la decontestualizzazione e l’estrapolazione arbitraria, evitando assolutamente di trasferire contenuti superati o delicati in parti non rintracciabili dai motori di ricerca)
Collocamento obbligatorio e disabilità a disposizione di tutti
Occultare elenchi professionali, graduatorie di mobilità, assegnazione di sede, attribuzione e incarichi dirigenziali, proprio ingolfando il sito da contenuti impubblicabili
Il tutto per un promemoria per la Pa, stilato a difesa del cittadino, protagonista della propria vita, dei propri diritti, del suo ruolo sociale, della forza propulsiva e di controllo che è capace di esercitare nei confronti del potere pubblico.
ARTE NELL’EPOCA DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA
Bianco e azzurro sei. Con le isole che stanno lì. Le rocce e il mare. Coi gabbiani. Mediterraneo da vedere. Con le arance. Mediterraneo da mangiare. Così cantava Pino Mango nella bellissima canzone scritta insieme a Mogol nel 1992. Oggi, nell'epoca della Macroregione...
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